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12^ edizione

Al Pmi Day 85 aziende e cinquemila studenti: “Le piccole imprese sono luoghi di educazione”

L'evento, per la prima volta patrocinato dal Ministero dell'Istruzione, si è focalizzato sul tema attualissimo della sostenibilità

Bergamo. Ottantacinque imprese, 64 scuole, 240 classi e più di cinquemila studenti: sono i numeri bergamaschi della dodicesima edizione del Pmi Day che quest’anno ha visto il calcio d’inizio proprio da Bergamo, con la grossa novità del patrocinio del Ministero dell’Istruzione che chiude il cerchio tra la cultura di impresa e il mondo della scuola, collegamento da sempre alla base dell’iniziativa.

È stata l’occasione, per i ragazzi della scuola secondario di primo grado, per entrare in contatto (ancora in modo virtuale) con le aziende, seguendo il filo rosso della sostenibilità, tema al centro dell’edizione 2021: un’esperienza che sarà utile per la scelta del loro percorso di studi futuro, rendendoli anche più consapevoli di quali siano le realtà produttive del territorio e delle loro necessità.

Dopo i saluti introduttivi del presidente di Confindustria Bergamo Stefano Scaglia, ha preso la parola il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: “Le piccole imprese sono il tessuto connettivo di questo Paese e oggi si aprono e ci fanno scoprire con gioia che sono anche luoghi di educazione. A livello nazionale stiamo lavorando molto per rafforzare le filiera tecnico-professionale: un percorso nel quale il ruolo di accompagnamento delle Pmi è fondamentale”.

Sul tema dell’orientamento si è soffermato Giovanni Brugnoli, vice presidente per il Capitale umano di Confindustria: “I giovani di oggi saranno i futuri imprenditori e collaboratori delle nostre imprese e noi dobbiamo fare di tutto per trovare una soluzione al drammatico missmatching che oggi vivono le aziende. Ogni ragazzo ha un talento, noi dobbiamo indirizzarlo: la contaminazione che può avere in occasioni come questa può essere decisiva. Serve rilanciare anche gli Its e le lauree nelle discipline Stem e combattere la piaga sociale dei più di due milioni di NEET”.

“Ai giovani facciamo capire che l’industria non è solo un luogo di produzione, ma anche di valore, legato alla comunità, dove l’imprenditore è un attore sociale con la capacità di valorizzare l’intero territorio nel quale opera – ha aggiunto Carlo Robiglio, presidente della Piccola Industria di Confindustria – Le Piccole e Medie Imprese mettono al centro la persona: possono essere sia grandi protagoniste della competitività che della coesione sociale del Paese”.

Il presidente della Piccola Industria bergamasca Aniello Aliberti ha invece puntato sulla passione, quella che ogni giorno spinge l’imprenditore: “Anche in questo anno scolastico, ancora in parte segnato dall’emergenza Covid, non abbiamo voluto rinunciare al dialogo ormai consolidato con i più giovani, portando il nostro contributo e mettendoci in gioco in prima persona, grazie alla piattaforma on-line che ci consentirà di interagire in diretta con gli studenti e i loro insegnanti. Non siamo qui per crescere necessariamente nuovi imprenditori: vogliamo però suscitare curiosità nei ragazzi, spingendoli a trovare una soluzione per il proprio futuro. E un grosso grazie devo dirlo anche a Cristina Bombassei, che ha la delega all’Education: sta facendo un lavoro enorme, che sottrae tempo alle nostre imprese, ma lo facciamo con grande entusiasmo e piacere”.

A chiusura degli interventi istituzionali quello di Claudia Sartirani, vice presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Bergamo, da quest’anno alla guida del Comitato di Coordinamento Nazionale Pmi Day, che ha illustrato il focus dell’edizione 2021, sulla sostenibilità ambientale, sociale ed economica: “Il Pmi si conferma come una delle iniziative più significative per rafforzare il dialogo fra scuola e impresa. Le aziende, come dimostrano le tante esperienze virtuose nella nostra provincia, promuovono l’innovazione e sono sempre più attente all’ambiente e alla crescita delle persone. Anche in questa edizione gli incontri one to one avranno un seguito con il progetto ‘Industriamoci’, il cui obiettivo è stimolare i ragazzi a rielaborare in modo creativo quanto emerso dal confronto con le imprese. Fra tutti i lavori presentati saranno poi selezionate e premiate le migliori proposte”.

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