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Volley

Sara Loda: “Io capitano nella mia Bergamo, un sogno di bimba che si realizza, ma sosteneteci!”

La giocatrice più esperta tra le ragazze allenate da Giangrossi racconta il suo rapporto con Bergamo e il gruppo

Il Volley Bergamo procede nel cammino in campionato con il sostegno del pubblico bergamasco. Per farci raccontare il clima che si respira dentro e fuori dallo spogliatoio orobico abbiamo sentito il capitano Sara Loda.

Lei ha vissuto il passaggio di consegne tra la vecchia e la nuova società. Ha trovato delle differenze?

In questa nuova società si nota molto l’entusiasmo e la voglia di fare. Si respira aria di rinnovamento, l’inserimento di persone nuove ha creato l’ambiente giusto come quando bisogna affrontare un’esperienza nuova per la prima volta. È tutto molto bello e siamo carichi da questo punto di vista. Il tempo sta passando però l’emozione che c’era alla presentazione è rimasto e ci dà la carica.

Qualche giorno fa è uscita la sua lettera dedicata alla città. Da dove è nata l’idea di scrivere alla “sua” Bergamo?

È un gesto che va fatto per Bergamo perché è una città che sa dare e può dare tanto alla squadra e alla società. Dobbiamo prendere tutto quello che questa gente ha da darci. Questa lettera è perché il nostro gruppo ha bisogno del sostegno dei tifosi e di tutto l’ambiente.

Ha parlato di gruppo: cosa vuol dire essere il capitano del Volley Bergamo?

Quando mi è stata prospettata questa possibilità è stata un’emozione indescrivibile perché da bergamasca fare il capitano della mia squadra del cuore è qualcosa di inspiegabile. Da piccola andavo sugli spalti e sognavo di giocare con la maglia di Bergamo e ricoprire questo ruolo mi rende orgogliosa.

Continuando sul collettivo, siete una squadra molto giovane e lei è una delle più esperte

Io sono proprio la più “vecchia” e provo a mettere la mia esperienza al servizio delle ragazze più piccole, mi piace dare qualche consiglio che avrei voluto avere io alla loro età. Alle mie compagne faccio sentire il mio sostegno, regalo loro un sorriso perché il mio obiettivo è creare un gruppo coeso. Vedo la voglia di fare, di ascoltare e di apprendere e questo rende tutto più semplice.

Com’è il clima all’interno dello spogliatoio?

Stiamo facendo un percorso in crescendo, rispetto alle prime partite ora stiamo giocando meglio e stiamo anche vincendo. C’è lo spirito giusto, quello di non mollare mai nemmeno in allenamento. Siamo unite con lo stesso obiettivo di fare bene e crescere.

Parlando di risultati siete none in classifica con otto punti conquistati, l’ultimo disponibile per i playoff. Secondo lei avreste meritato qualcosa in più?

Secondo me no perché nelle partite che abbiamo perso non abbiamo espresso una buona pallavolo e abbiamo meritato le sconfitte. Le gare giocate nel modo giusto le abbiamo vinte. Avrei voluto vincerle tutte però sono soddisfatta per la crescita che c’è stata. Non è stato facile trovare il giusto ritmo.

Cosa è cambiato rispetto a inizio stagione?

Abbiamo ottenuto una maggiore consapevolezza. Ci vediamo tutti i giorni in palestra e sappiamo dove possiamo arrivare. Nelle prime uscite abbiamo giocato al di sotto delle nostre possibilità, forse l’emozione e la tensione dovuta alla giovane età ci hanno frenato. Ora però è stato fatto uno step in più.

Com’è il nuovo allenatore?

È una persona a cui piace parlare molto, è aperto al dialogo e per qualsiasi cosa ci confrontiamo. In palestra c’è un clima di tranquillità e serenità grazie anche a lui. Per questo gruppo è la persona giusta.

Un messaggio per le tue compagne

Continuiamo a spingere e a divertirci in campo perché se ci riusciamo noi coinvolgiamo anche il pubblico e diventa tutto molto più bello.

Un pensiero per i tifosi

Non smettete di seguirci, fate il tifo per noi come avete sempre fatto e vi ripagheremo di tutti i vostri sforzi e sacrifici.

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