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Brembate di sopra

Il campione olimpico Simone Consonni: “Mi alleno con gioia, ma la dieta…”

Ha rivelato alcuni aspetti inediti il portacolori della Cofidis che ha ricevuto dalle mani del sindaco Emiliana Giussani il premio “Orgoglio Brembatese”.

Brembate di Sopra. Il silenzio dell’Izu Velodrome squarciato dall’urlo di Simone Consonni rimarrà probabilmente scolpito nella memoria degli appassionati di ciclismo su pista

Il volto affaticato del 27enne bergamasco e la medaglia d’oro conquistata nell’inseguimento a squadre olimpico sono divenuti infatti il simbolo di un piccolo paese come Brembate di Sopra che in quelle ore si riuniva per vivere uno dei momenti più iconici della propria storia.

Quel rito così particolare si è ripetuto nel pomeriggio di sabato 13 novembre quando il portacolori della Cofidis ha ricevuto dalle mani del sindaco Emiliana Giussani il premio “Orgoglio Brembatese”.

Da sempre legato al comune dell’Isola Bergamasca, il giovane fuoriclasse (oggi residente a Lallio) ha animato la manifestazione rivivendo quei magici istanti al fianco di amici e parenti che hanno assiepato gli spalti del Palazzetto dello Sport.

Simone Consonni premiazione Brembate sopra

 

“Uno dei primi ricordi legati allo sport riguarda il Centro Sportivo Comunale, in particolare la pista d’atletica dove venivo ad allenarmi. A differenza di molti ragazzi d’oggi, lo facevo per divertimento – ha raccontato il fuoriclasse azzurro -. La mia fortuna è stata poi quella di aver alle spalle tecnici come quelli della Polisportiva ‘Marco Ravasio’ e di aver potuto crescere gradualmente nelle varie categorie giovanili”.

Fra improbabili prove di abilità in bicicletta e impronte da lasciare scolpite nel cemento, il campione tricolore ha confermato il proprio legame con il territorio dove è cresciuto e compiuto i primi passi nel mondo delle due ruote.

“Così come altri nostri concittadini, Simone ha reso grande il nome del nostro comune e per questo motivo abbiamo deciso di istituire questo premio per congratularci per il risultato ottenuto e per la stima espressa. La nostra vicinanza è stata confermata dai numerosi striscioni affissi quest’estate in suo onore – ha sottolineato il primo cittadino Giussani, a cui hanno fatto eco le parole del presidente della Polisportiva? Dino Bellini -. Da Pechino 2008 ad oggi abbiamo sempre avuto atleti cresciuti con noi e che hanno poi preso parte alle Olimpiadi. Il risultato ottenuto da Simone dimostra come il lavoro di base sia fondamentale per ottenere traguardi di questo tipo. L’augurio è che a Parigi 2024 si possa ripetere”.

Simone Consonni premiazione Brembate sopra

 

Nonostante una stagione da sogno completata con un titolo mondiale nell’inseguimento e un argento nella madison, Simone Consonni non è cambiato ed è rimasto lo stesso ragazzo senza fronzoli messo in bicicletta da papà Corrado che  ha saputo trascinare la sorella Chiara nella propria passione.

“Il ciclismo è sempre stata per me una gioia, tant’è che ogni rinuncia non l’ho mai sentita come un peso. Ciò che soffro ancora oggi maggiormente è la dieta a cui sono sottoposto tant’è che, quando mi trovo ad affrontare delle giornate ‘no’, sono in grado di mangiarmi interi barattoli di Nutella. Poco importa se poi la mia fidanzata Alice si arrabbia – ha confessato l’asso del pedale orobico -. Un aspetto che amo particolarmente invece è programmare le gare, tant’è che pochi giorni fa ho trascorso con il mio direttore sportivo quasi un’intera mattinata per preparare la nuova stagione”.

L’affetto della famiglia è stato rinforzato da quello dei compagni di avventure Filippo Ganna e Francesco Lamon con cui Simone ha vissuto in pista gioie e dolori dopo aver trascorso con loro alcune stagioni nel Team Colpack.

Un’amicizia che si è trasformata in un binomio vincente che ha consentito all’Italia di salire sul gradino più alto del podio a cinque cerchi, ma anche di realizzare il nuovo record del mondo e di condurre Consonni nell’Olimpo del ciclismo come ha confermato Norma Gimondi. “È il classico ragazzo lombardo, talvolta taciturno, ma al tempo stesso particolarmente determinato. È un elemento fondamentale per una squadra, tant’è che in Giappone è riuscito a resistere a medie altissime – ha confermato la vicepresidente federale a cui si sono aggiunte le parole della delegata bergamasca del Coni Lara Magoni -. Probabilmente Simone comprenderà soltanto in futuro quale valenza possa avere questa sua vittoria per gli altri e il territorio. Avendo vissuto tutto ciò in prima persona e con le mie compagne di squadra, posso comprendere quanto stia passando e mi auguro possa ripetersi nuovamente nei prossimi anni”.

Simone Consonni premiazione Brembate sopra

 

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