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L'appello

Il pediatra Luigi Greco: “Mancano i vaccini antinfluenzali per i bambini, consegnateli al più presto”

Secondo il rapporto Influnet dell'Istituto superiore di sanità l'epidemia di influenza è arrivata con un mese di anticipo e si somma ai virus respiratori in circolazione, pericolosi per i più piccoli. Ma le dosi sono bloccate negli hub

Bergamo – La campagna vaccinale antinfluenzale per i bambini è in fortissimo ritardo e, anche per questo motivo, l’epidemia di influenza quest’anno è in anticipo di almeno un mese.

Lo denuncia Luigi Greco, consigliere dell’Ordine dei Medici di Bergamo e dello Spi, Società Italiana di Pediatria: “I vaccini non arrivano, restano negli hub e non vengono consegnati ai pediatri, che dovrebbero somministrarli ai loro pazienti. Ai bambini dai 2 ai 7 anni attraverso lo spray, a quelli dai 6 mesi ai 2 anni con la classica iniezione. E questo ritardo ha determinato l’esplosione dell’epidemia con almeno un mese di anticipo, visto che solitamente il picco arriva a ridosso delle vacanze di Natale”.

Proprio giovedì 11 novembre l’assessore alla Sanità della Regione Lombardia Letizia Moratti aveva lanciato un appello invitando tutti i cittadini, compresi i piccoli, a sottoporsi al vaccino antinfluenzale. Ma il problema a questo punto è a monte: i vaccini non sono stati distribuiti.

Il rapporto Influnet dell’Istituto Superiore di Sanità, che raccoglie i dati sull’influenza nei bambini attraverso la collaborazione dei pediatri di tutta Italia, parla di un aumento di casi importante: nell’ultima settimana sono 3.5 casi su mille assistiti, rispetto all’1.5 nella stessa settimana nel 2019 e 2020. La Lombardia, il Piemonte e l’Emilia-Romagna “registrano un livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali sopra la soglia basale”, si legge nel report.

“Senza creare allarmismo, ma il quadro non è affatto roseo. Oltre all’influenza si registrano i classici casi di virus gastrointestinali, un’epidemia di virus respiratorio sinciziale e di altri virus respiratori che possono essere pericolosi nei bambini di pochi mesi. Sono stati diversi i ricoveri, in alcuni soggetti particolarmente fragili come i prematuri si è resa necessaria la terapia intensiva – continua Greco -. Senza dimenticare che il Covid non è ancora passato”.

In condizioni del genere, diventa quindi fondamentale avviare a pieno ritmo la campagna vaccinale: “Siamo in fortissimo ritardo rispetto ai piani che avevamo stabilito, tra l’altro siglando un accordo con Ats e Regione. Lancio quindi un appello alle istituzioni perché consegnino i vaccini ai pediatri in tempi rapidi e in quantità adeguate. Dovremo altrimenti far fronte contemporaneamente alle patologie e alle vaccinazioni, ma noi medici non possiamo fare miracoli”.

Se la situazione non dovesse sbloccarsi in questa settimana, Luigi Greco consiglia ai genitori di rivolgersi direttamente agli hub vaccinali prenotando la somministrazione per i propri figli attraverso il portale di Regione Lombardia.

E alle mamme e ai papà chiede la massima collaborazione: “Osservate i vostri bambini malati, se i problemi respiratori si presentano a livello nasale non allarmatevi e non intasate gli ambulatori o il pronto soccorso. Diverso è se il bambino è molto piccolo e respira con difficoltà, presenta dispnea, rientramenti delle costole o rumori respiratori insoliti. A quel punto è necessario contattare al più presto il pediatra”.

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