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Incontro in prefettura

Castelli Calepio, i dipendenti comunali ritirano lo stato di agitazione, ma la situazione non è risolta

Al termine della vertenza, venerdì in Prefettura, il sindaco Benini ha dato la sua disponibilità al pagamento degli arretrati. Ma il comune rimane in carenza di personale

Castelli Calepio. Piccola tregua, ma non si può ancora cantare vittoria. Anche perché, come gli ultimi anni insegnano, a Castelli Calepio i colpi di scena sono all’ordine del giorno. Intanto, però, lo stato di agitazione dei dipendenti comunali è stato ritirato. Dopo la proclamazione del 5 novembre, motivata dal non riconoscimento ai lavoratori dei premi salariali accessori – previsti da contratto nazionale – da parte del Comune, venerdì 12 novembre si è tenuto l’incontro in Prefettura fra le parti per trovare una riconciliazione che, alla fine, sembra essere arrivata.

“Il sindaco Giovanni Benini, presente con la segretaria comunale Dora Tommaselli e altri rappresentanti comunali, si è detto disponibile a procedere all’erogazione delle spettanze arretrate. Per questo motivo, per ora, sospendiamo lo stato di agitazione” hanno dichiarato all’uscita dalla Prefettura Deborah Rota della FP-Cgil, Alessandra Giampapa di Cisl-FP e Vincenzo Attardo del CSA di Bergamo. I circa venti dipendenti del Comune hanno accumulato complessivamente somme non retribuite per un valore stimabile di 50 mila euro.

Eppure, nonostante la buona notizia, non è ancora detta l’ultima parola: un altro ostacolo impone di non lasciarsi andare all’entusiasmo. Rota, Giampapa e Attardo spiegano: “A causa di un turn over bloccato e della mancata sostituzione di diverse figure tecniche chiave fra il personale comunale, non sarebbero disponibili profili con le necessarie competenze per procedere alla predisposizione delle erogazioni”. Sembra paradossale, ma così è.

Il clima generale di lavoro all’interno degli uffici comunali non è dei migliori e per appianare la situazione i rappresentanti sindacali chiedono l’implementazione dell’organico e una maggiore collaborazione da parte dell’amministrazione di Benini.

“La carenza di personale idoneo, e non solo per risolvere questa vicenda, provoca una situazione di forte stress all’interno degli uffici comunali. Occorre fare di tutto per porvi rimedio. Chiediamo, perciò, nuove assunzioni. Chiediamo poi all’amministrazione tutta che si attivi utilizzando tutti gli strumenti possibili per supportare il personale presente affinché si esca da questo circolo vizioso in breve tempo”.

Per il momento quindi solo un segnale di apertura. Per mettere definitivamente il punto alla questione ci vorrà ancora dell’altro tempo: “Nei prossimi giorni – concludono Rota, Giampapa e Attardo – si terrà un nuovo confronto interno all’ente, ci auguriamo che sia quello risolutivo”.

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