Bergamo. “Il recente affossamento del Ddl Zan non ci ha indebolite né fiaccate. Lottiamo e continuiamo a lottare. Che sia nel silenzio delle nostre esistenze, contro una famiglia che non ci vorrebbe come siamo. O che sia facendo rumore nelle piazze e affrontando chi si prende gioco di noi nei palazzi della politica o chi ci discrimina per strada o sul luogo del lavoro. Non siamo sole. Siamo una, nessuna e centomila. Siamo come i mille di epoche passate, che lottarono per qualcosa in cui credevano, proprio come noi facciamo oggi, che lottiamo per i nostri diritti e per la tutela dei nostri corpi e delle nostre identità” dichiara la presidente di Bergamo Pride, Valentina Ghilardi.
“Sì, perché si tratta di diritti umani calpestati tra risa e giochi di potere. Si tratta di combattere ancora per avere una legge che ci tuteli dalle discriminazioni di genere, orientamento sessuale e abilismo. Ma che soprattutto proponga percorsi educativi volti a tutelare le minoranze – prosegue in una nota l’associazione -. Si tratta di combattere per ottenere matrimoni egualitari e adozioni, così come una riforma radicale della legge 164. Si tratta di scendere in piazza ogni volta che ce ne sarà bisogno per rivendicare il nostro diritto di esistere e resistere. Mille e una lotta, tenendoci ben saldə ai principi che da sempre animano Bergamo Pride, ovvero l’antifascismo, l’antirazzismo, l’antiabilismo e l’anti omo-lesbo-bi-transfobia. Non ci lasceremo schiacciare dall’odio cieco di chi non riesce a vedere al di là del proprio privilegio. Continueremo a batterci per una società più giusta e rappresentativa, affinché tuttə possano sentirsi parte integrante e non esclusa. Lo faremo accanto ai nostri fratelli e alle nostre sorelle trans*, disabili, nere, emarginate e lo faremo anche per chi non potrà essere con noi. Perciò vi aspettiamo numerosi: Bergamo Pride, Mille e una lotta: 11 giugno 2022″.
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