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“Il tempo sospeso”, cuore di Art Date: Bergamo si immerge nella creatività contemporanea fotogallery video

Stefano Raimondi, curatore e direttore artistico di The Blank, si dice “orgoglioso di portare nella mia città, che ha sofferto un dramma incalcolabile, un progetto di così alto spessore”.

Bergamo.Il tempo sospeso” della pandemia è il grande tema dell’XI edizione di ART DATE, il festival di arte contemporanea organizzato da The Blank che quest’anno si svolge in città dall’11 al 14 novembre.

Dopo l’edizione digitale dello scorso anno, ispirata al “dono” (“the gift”), il tema di questa tornata, da vivere tutta in presenza, è l’impasse a cui il Coronavirus ci ha costretti.

Gli artisti sono stati chiamati a riflettere sul tempo isolato, confinato, fragile, circolare, che abbiamo vissuto in questo biennio. La riflessione, va da sé, è di eco globale, ma lo scenario nella quale è intenzionalmente collocata è la città di Bergamo che al Covid ha pagato un tributo altissimo di morti e di dolore.

Piazza Vecchia e il Palazzo della Ragione, il cuore architettonico e simbolico della storia locale, per l’occasione si sono trasformate in un palcoscenico per dei “proclami”, “Statements” di 26 artisti di ogni parte del mondo sull’indeterminatezza e sull’apprensione che ha caratterizzato questa fase storica. Così vedremo alternarsi, tra novembre e gennaio, dal balcone del palazzo sotto il leone di San Marco, numerosi stendardi tra cui il Sarto del Moroni in lacrime di Francesco Vezzoli, il foglio bianco di Ed Atkins, il fiero ma friabile leone di Yan Pei Ming, la pausa musicale di John Armleder, il “salto nel vuoto” di Diego Perrone, lo statement verbovisivo sul Covid 19 di Goran Trbuljak, l’acrostico dedicato a Bergamo del celebre artista camerunense Pascale Marthine Tayou: “Bellissima Energica Racchiusa Gloriosa Abbagliante Magmatica Omaggio”.

Il progetto artistico rischiava di essere l’ennesima finestra sulle ferite ancora scoperte della “Bergamo martire”, se non fosse per la varietà dei “proclami”. Che riflettono, invece, anche su temi universali del vivere civile: la parità di genere, le emergenze ecologiche, i diritti umani. Uno per tutti, il manifesto “Verità per Giulio Regeni” scelto dall’artista Paola Pivi.

Stefano Raimondi, curatore e direttore artistico di The Blank, si dice “orgoglioso di portare nella mia città, che ha sofferto un dramma incalcolabile, un progetto di così alto spessore”.

“Ciascuno statement verrà appeso per un giorno al balcone di Palazzo della Ragione, configurandosi così come un messaggio lanciato a tutto il mondo, e successivamente sarà collocato in una sala del Palazzo, con il progetto allestitivo di Maria Marzia Minelli, in cui sarà possibile assistere all’esposizione di tutti i lavori”.

L’inaugurazione è prevista giovedì 11 dalle 19 alle 21, mentre venerdì 12 alle 18.30 si terrà una visita guidata alla mostra in Lis e una in italiano nella Sala delle Capriate.

Sempre venerdì alle 17.00 nella sala alla Porta S. Agostino c’è l’incontro con l’artista Gian Maria Tosatti, autore del progetto “Il mio cuore è vuoto come uno specchio” vincitore della VII edizione dell’Italian Council – un progetto che assorbe l’attuale ricerca di Tosatti sulla crisi della democrazia e sulla conseguente scomparsa della civiltà occidentale; a seguire, alle 21, proiezione di My Heart is a void, the void is a mirror – “Episodio di Istambul” e “Episodio di Odessa” nati nell’ambito del progetto “Dittico del Trauma”.

Contemporaneamente all’ex Ateneo dalle 18 alle 21 si apre “Chimere” una mostra collettiva cui partecipano Accademia di belle arti Carrara (Lorenzo Lunghi), Galleria Elleni (Carlo Pasini), Galleria Marelia (Toni Zuccheri); Studio Vanna Casati (Guido Nosari, Sabina Sala), Superstudiolo (Domenico Ruccia, Adelisa Selimbašić), Traffic Gallery (Elisa Muliere, Giulio Zanet), Triangoloarte (Paolo D’Angelo, Gaetano Orazio).

Sabato 13 novembre è il momento delle gallerie d’arte, che apriranno al pubblico con proposte eterogenee, sempre collegate al filo del “tempo sospeso”: in città Galleria Marelia propone “Piccole conversazioni selvatiche e domestiche” di Toni Zuccheri, Studio Vanna Casati “Nel Tempo sospeso” di Antonelli, Buttarelli, Morganti, Nosari, Sala, Triangolo Arte “Nel tempo sospeso” di Paolo d’Angelo e Gaetano Orazio, Traffic Gallery “Somespace” di Elisa Muliere e Giulio Zanet, Thomas Brambilla Gallery “Portraits” di Maggi Hambling, Superstudiolo Arte Contemporanea (via San Lorenzo 12 B Città alta) “Group Exhibition”; in provincia Spazio Meno Uno (Piazza Garibaldi a Treviglio) “Fino alla fine del tempo” di Danilo Sciorilli, Spazio Tilde (via Piazzoni 7, Castel Cerreto – Treviglio) “Museo di residenza” ovvero una collettiva itinerante di 35 artisti internazionali.

Alla mattina di sabato 13 viene presentato in Sala Galmozzi il romanzo di Nicolò Riggio edito da Lubrina Bramani “L’ora d’aria del ritardatario”, mentre in Porta S. Agostino il volume “Lo spazio esistenziale. Definizioni e corollari val. 1” di Lucrezia Longobardi.

Alle 12.30 inaugura a Grassobbio (via Boschetti 87) “Gv 19,30”, con esposizione dei disegni originali delle vetrate absidali della chiesa di San Giovanni XXIII e la proiezione del documentario “Un luogo – una carezza” di Marco Marcassoli.

Alle 16 in Palazzo della Ragione si tiene la lettura animata in italiano e Lis dell’albo illustrato “Le cose che passano”, mentre alle 19 a Porta S. Agostino va in scena la performance “Far away form the world”, a cura di Maria Marzia Minelli e Claudia Santeroni e, a seguire, alle 21 proiezione del Dittico del Trauma, che sarà riproposto anche domenica alle 15.30.

Fitto anche il calendario di domenica 14: si parte con il talk “Arte antica contemporanea” alla Domus Magna (via Arena 9) alle 10.30, e con la lettura / performance / finissage al Progetto Spazio Volta (piazza Mercato Scarpe 3) alle 14. Alla Gamec alle 15 e alle 16 visita guidata gratuita alla mostra “Nulla è perduto” (prenotazione allo 035270272 o biglietteria@gamec.it) e in Palazzo della Ragione, alle 15, laboratorio di educazione al movimento “Voce ai corpi” per bambini dai 6 ai 10 anni (prenotazione su booking@theblank.it).

Nel pomeriggio l’Accademia Carrara di belle arti G. Carrara presenta presso gli spazi di Giacomo (via Quarenghi 48 c/d) “Riprese a vuoto”, mostra personale di Boris Cassanmagnago, dalle 16.30 alle 19.

Il Festival si conclude alla ex Centrale Daste e Spalenga nella nuova sala cinematografica di Lab 80 film, dove viene proiettato il film di Luca FerriLa casa dell’amore”.

 

 



                    
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