Bergamo. La procura di Bergamo ha notificato l’avviso di chiusura indagine a tredici persone accusate di minaccia aggravata nei confronti dell’inviato di Repubblica, Paolo Berizzi, bergamasco. Il giornalista è da diversi anni oggetto di minacce e atti intimidatori per il suo lavoro d’inchiesta sul mondo dell’estremismo di destra.
In una nota la Federazione nazionale della Stampa italiana commenta: “L’avviso di chiusura delle indagini che la Procura della Repubblica di Bergamo ha notificato a tredici soggetti con l’accusa di minacce aggravate e diffamazione nei confronti del collega di Repubblica Paolo Berizzi è una buona notizia, attesa da tempo. L’auspicio è che non debbano trascorrere altri tre anni per l’inizio del processo”
“La tutela dei cronisti – incalza la Fnsi – che, come Paolo Berizzi, vengono quotidianamente minacciati o aggrediti da criminali, organizzazioni nazifasciste, squadristi e negazionisti di varia natura richiede azioni rapide e certezza delle pene. Allo stesso tempo, è auspicabile tolleranza zero nei confronti di ogni formazione di ispirazione nazifascista che ricorra sistematicamente alla violenza, non soltanto nei confronti dei giornalisti”.
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