• Abbonati
A cura di

Confai Bergamo

Insediamento in agricoltura

Il ruolo dei giovani in vista della nuova politica agricola europea

Cattaneo (Confai): “Occorre incentivare al massimo grado il dinamismo delle nuove leve in ambito rurale"

“In vista della prossima programmazione europea 2023-2027, la nostra organizzazione auspica un forte impegno da parte delle istituzioni nazionali e regionali al fine di dare un impulso decisivo all’insediamento di nuove leve imprenditoriali in agricoltura: si tratta di un atto doveroso di fronte al rinnovato entusiasmo dei giovani per il settore primario nonostante l’attuale rallentamento dell’economia e le molteplici difficoltà dell’epoca Covid”: lo afferma il presidente bergamasco e lombardo di Confai, Leonardo Bolis, in riferimento al percorso di avvicinamento alla prossima politica agricola comune (Pac).

“Il Consiglio dell’UE e il Parlamento Europeo hanno dato un certo spazio alla riflessione sul ruolo dei giovani nella prossima Pac – commenta il direttore di Confai Bergamo, Enzo Cattaneo –, riconoscendo in particolare il rilevante contributo che le nuove generazioni potrebbero garantire ad una ripresa economica che ponga al primo posto i valori di un’agricoltura sostenibile. Nella futura politica agricola europea sono contenute varie indicazioni circa il livello dei sussidi da applicare al processo di ricambio generazionale. Ad esempio, si propone di innalzare a da 70.000 a 100.000 euro il massimale del cosiddetto premio di primo insediamento”.

Ad ogni modo, al di là degli importi dei contributi previsti, Confai auspica che il governo nazionale e le amministrazioni regionali sappiano accompagnare la crescita delle imprese guidate da giovani con una strategia ad ampio raggio. “Vi sono realtà, come quella bergamasca, che meritano che si incentivi al massimo grado il dinamismo dei giovani attivi in ambito rurale – sottolinea Cattaneo -. Ricordiamo che i progetti di insediamento di giovani agricoltori presentati nella nostra provincia nell’ultimo quinquennio sono stati oltre un quinto del totale regionale: un dato che colloca l’agricoltura bergamasca al primo posto in questa particolare graduatoria, seguita immediatamente dalla provincia di Brescia”.

Tuttavia, per far sí che il settore agricolo si muova ancora più speditamente verso obiettivi di alta competitività – osservano dall’area economica di Confai – è indispensabile aprire l’accesso agli aiuti comunitari anche ai giovani desiderosi di iniziare o rilevare un’impresa nel comparto agromeccanico, allo scopo di potenziare al massimo grado la propensione agli investimenti in innovazione tecnologica propria del contoterzismo agrario”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI