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Da gennaio

Dalmine alla prova della nuova differenziata: “Ecovocabolario e bidoni con microchip”

Ai cittadini sono stati distribuiti i nuovi bidoncini, insieme a un "ecovocabolario" con la precisa indicazione su come conferire ogni rifiuto

Dalmine. Il progetto, ambizioso per un Comune che supera i 23mila abitanti, è quello di raggiungere l’85% di raccolta differenziata: per farlo, oltre all’introduzione di nuove regole, l’apertura di sportelli informativi dedicati, la diffusione di depliant esplicativi, l’aggiornamento di un sito internet dedicato e l’organizzazione di serate di sensibilizzazione, servirà senza dubbio la forte collaborazione da parte della cittadinanza.

L’amministrazione di Dalmine ci crede, al punto tale che l’assessore all’Ambiente Sara Simoncelli non fa fatica ad ammettere la bontà di un progetto ereditato dalla precedente amministrazione di centrosinistra: “Non lo abbiamo ideato noi, ma lo abbiamo valutato attentamente e siamo stati felici di portarlo avanti, perchè è un tema che ci sta a cuore – sottolinea – Vorremmo migliorare tantissimo il risultato complessivo comunale, portando la raccolta differenziata dall’attuale 76% all’85%. Crediamo che questo progetto ci possa aiutare a raggiungere l’obiettivo, ma chiaramente ci serve l’aiuto dei cittadini”.

Tra la metà di settembre e quella di ottobre, l’amministrazione e l’impresa Sangalli di Monza alla quale è appaltato il servizio hanno distribuito quartiere per quartiere i nuovi bidoncini: oltre a quello di colore blu, dedicato a vetro e lattine, la vera novità è rappresentata dal mastello di colore grigio dotato di sistema di tracciamento per il secco residuo.

Il bidone, con microchip di riconoscimento, è lo strumento tramite il quale l’amministrazione intende applicare la tariffa puntuale: il pagamento della Tari, che oggi si basa sulla superficie calpestabile della propria abitazione, sarà diviso in una parte fissa e una variabile, calcolata in base al numero di conferimenti del secco residuo e al volume dello stesso.

bidoni differenziata dalmine
Una delle giornate di distribuzione nel parcheggio di via Kennedy

“Negli ultimi mesi dell’anno sarà possibile esporre sia il bidone che i vecchi sacchi trasparenti – spiega l’assessore Simoncelli – Dall’1 gennaio 2022, invece, partiremo ufficialmente con il solo conferimento tramite mastello: ci sarà un periodo di sperimentazione, durante il quale valuteremo i comportamenti dei cittadini, poi partiremo con il nuovo calcolo della Tari. In tanti sono preoccupati per le possibili ripercussioni negative, ad esempio per l’abbandono di sacchi di rifiuti domestici in luoghi pubblici”.

Un comportamento che, a dir la verità, si può notare già ora: un male comune a tutta la provincia, difficilmente arginabile.

Rifiuti Dalmine
Alcuni rifiuti abbandonati a Sabbio

“Attueremo un sistema di controllo – continua Simoncelli – Ma non abbiamo intenzione di fare gli sceriffi: inizialmente qualcuno proverà a buttare i rifiuti domestici per strada, ma progressivamente sostituiremo i cestini pubblici con i modelli dotati di coperchio, nei quali è più difficile infilare un sacco. Riempire Dalmine di fototrappole per individuare i responsabili dell’abbandono è francamente impossibile: varie zone sono già presidiate da telecamere e con il prossimo cambio dell’illuminazione pubblica verrà incentivata l’installazione di nuove in punti strategici. Come amministrazione stiamo lavorando su tutti i fronti: il primo obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini su quanto sia importante per l’ambiente fare al meglio la raccolta differenziata”.

Per chi ancora non ha ritirato il nuovo kit, Comune di Dalmine e Impresa Sangalli hanno organizzato altre due giornate di distribuzione, il 6 e 7 novembre, sul piazzale del mercato di via Kennedy: “I nostri uffici, inoltre, sono sempre a disposizione – puntualizza l’assessore – In municipio abbiamo aperto uno sportello informativo gestito da Sangalli, c’è sempre l’ufficio ambiente ed ecologia: i telefoni squillano in continuazione. Per questo, Covid permettendo, vorremmo organizzare degli incontri pubblici, per spiegare meglio come funziona la raccolta puntuale”.

La preoccupazione di molti è quella di un possibile aumento della tariffa rifiuti, in realtà non previsto: “Se il cittadino si applica, al contrario, i costi si abbassano – precisa Simoncelli – Con le giuste informazioni mi piacerebbe che si arrivi a fare la raccolta differenziata per ragioni ambientali e non solo per questioni economiche”.

Con il portale Dalmine Pulita, i dalminesi hanno sempre a disposizione tutte le informazioni necessarie, ma in aggiunta l’amministrazione ha distribuito anche un manuale cartaceo impreziosito da un “ecovocabolario”: più di 600 tipologie di rifiuto, affiancate dalla giusta destinazione tra i bidoni della differenziata.

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