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La novità

Villa di Serio ritrova la sua collina

Un progetto di riqualificazione dell’associazione “Traiettorie Instabili” sostenuto dalla Fondazione della Comunità Bergamasca

Restituire ai villesi la loro collina. Riportare la gente nel bosco. Questo gli obiettivi del progetto “I volti del bosco” dell’associazione di Villa di Serio “Traiettorie Instabili”, realizzato grazie al contributo di Fondazione della Comunità Bergamasca e con il sostegno del Comune di Villa di Serio, della Comunità Montana Valle Seriana e di altre realtà private.

Nel luglio 2020 l’associazione, nata nel 2013 per la promozione di eventi sul territorio di Villa di Serio, acquisisce due porzioni boschive (per un totale di 15.720 mq) sul versante esposto a nord-est della collina villese, con una convenzione in comodato della durata di sei anni. L’area rientra nel PLIS (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) del Monte Bastia e del Roccolo e deve essere riqualificata. La pandemia del 2020 ferma ogni azione, ma non l’ideazione di un progetto che cresce col tempo. Finalmente nel 2021 possono prendere avvio le prime opere di manutenzione.“Grazie alla consulenza dei tecnici del Parco dei Colli di Bergamo e a una squadra di una quindicina di volontari, specificamente formati, abbiamo realizzato degli interventi mirati, come l’asportazione di rovi, la pulizia del sottobosco, lasciando specie autoctone, togliendo le infestanti, abbattendo alcune piante malate, compromesse e pericolanti”, spiega Gianfranco Teanini, portavoce del gruppo di lavoro del progetto “I volti del bosco”. Con la messa in sicurezza di alcuni sentieri, il bosco del Creder, questo il suo nome, è così tornato fruibile da tutti. “A mano a mano, abbiamo scoperto delle aree che potevano essere vissute in modo diverso, come un piccolo anfiteatro, realizzato interamente attraverso l’utilizzo di materiale di riciclo proveniente dalla pulizia del bosco e trasformato in una vera e propria aula didattica. Di fronte a questo anfiteatro abbiamo ricavato un piccolo palcoscenico naturale, con pietre a vista”, ancora Teanini. “Il bosco può darci opportunità, creare spazi fruibili sotto diversi aspetti. Può ospitare un percorso naturalistico, passeggiate didattiche, può essere adottato dalle scuole, essere scelto per fare incontri informativi, anche per adulti. La nostra intenzione è quella di far riscoprire il bosco ai villesi, farlo tornare alla vita degli anni passati e riportare la gente qui”.
Quanto fatto finora è il primo passo di un cammino segnato da molti progetti da realizzare, sempre nel rispetto della natura dei luoghi. “Ci sarà una porzione di bosco a vegetazione spontanea, su cui noi non andremo ad intervenire (manutenzione strettamente necessaria a parte), perché la natura deve fare il suo corso. A questa si aggiunge quindi l’aula didattica e una porzione di castagneto”, prosegue Teanini. La fruibilità del bosco per attività motorie, didattiche e culturali va dunque di pari passo con una gestione sostenibile dello stesso, basata su tecniche di selvicoltura naturalistica, ossia tecniche volte a favorire il dinamismo naturale del bosco stesso, mantenendo una buona dotazione di biodiversità.

Villa di Serio ritrova la sua collina

Il bosco, che è già fruito dai più piccoli grazie a proposte per bambini fino a 10 anni, sarà reso ancora più leggibile da pannelli informativi che raccontano la sua storia, le specie arboree e la fauna presenti. E per raccontare quanto il bosco fosse parte della quotidianità dei villesi, l’associazione “Traiettorie Instabili” sta lavorando per creare un piccolo spazio museale dove esporre attrezzi usati in passato da chi puliva il bosco, tutte donazioni di abitanti di Villa di Serio, per mostrarli alle scolaresche.
“Quello che abbiamo raggiunto è per me un risultato sorprendente”, ha commentato il presidente dell’associazione Paolo Sgobio. “Per quanto valido, immaginavo che questo progetto potesse interessare soprattutto agli appassionati della natura. I riscontri avuti da parte di enti pubblici e privati mi hanno invece piacevolmente sorpreso”.

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Soddisfazione espressa anche da Osvaldo Ranica, presidente di Fondazione della Comunità Bergamasca: “Il progetto ‘Traiettorie instabili’ ci ha positivamente colpito per il suo ampio respiro. La sua portata sul piano ambientale è evidente, ma ancora di più abbiamo apprezzato la sua valenza culturale ed il significato di quest’opera di riqualificazione per la comunità di Villa di Serio. Il bosco è memoria, ricordi, è luogo di relazioni tra le persone, è parte della storia di questo paese e della sua gente. Restituirlo ai suoi abitanti e alle generazioni che verranno è un segno di attenzione per la comunità e per il suo benessere. Siamo certi che tornerà ad essere vissuto anche più che in passato, è una risorsa importante per la partecipazione alla vita comunitaria, valore che sta molto a cuore alla nostra Fondazione”.

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