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Top&flop

Ronaldo rovina l’apoteosi nerazzurra

Tra i migliori in campo troviamo come contro la Lazio ancora Zapata e Koopmeiners. Il colombiano non conosce la parola "fermarsi"

Che i tifosi atalantini escano dallo stadio quasi in silenzio per un pareggio contro il Manchester United pare fantascienza, pare quasi un insulto alle aspettative e alla storia atalantina. E invece a caldo questa è la sensazione che emerge nel post-gara. Sembrava tutto bellissimo. Poi è arrivato Ronaldo.

Con la Lazio l’Atalanta aveva riagguantato i biancocelesti con due reti nel recupero. Quasi come uno scherzo del destino stavolta è la Dea a venire ripresa due volte nell’overtime. La cosa certa è che la vittoria casalinga viene rimandata anche in questa occasione.

L’Atalanta durante i 90 minuti tiene sempre testa agli inglesi con buona personalità, mantenendo anche per buoni tratti di gara il pallino del gioco.

Dopo il brivido iniziale con il palo colpito sulla deviazione di Palomino, la Dea si scioglie e passa con Ilicic, complice una papera di De Gea. Nei minuti successivi è Zapata ad avere due grosse chances, ma è CR7 con una combinazione veloce a gelare il Gewiss Stadium.

Nella ripresa Gasp passa subito al 3-5-2 e Zapata stavolta va a bersaglio. Lo United inizia a premere con la propria qualità di palleggio, gli orobici si chiudono e tentano di uscire con le ripartenze. Quando la vittoria storica appare molto vicina, ecco di nuovo quel campione chiamato Cristiano Ronaldo, il quale come nel dicembre 2018 rovina sul finale la festa alla Dea. E che festa sarebbe stata!

Che peccato! Un rammarico che deriva certamente dallo sviluppo della gara, non dalle aspettative. Ovviamente se alle ore 21 fuori sul viale Giulio Cesare fosse passato un notaio a far firmare un segno X come risultato lo avrebbero tutti firmato con sangue venoso. Chiaramente invece quando si pregusta un successo storico e mancano appena quattro giri di lancette se crolla il castello dei sogni, il primo pensiero non può essere che il rammarico.

Tre punti sarebbero stati oltre che storici, molto importanti, ma già aver fermato lo United non consente alla squadra di Solskjaer di fermarsi in classifica. Anche gli inglesi dovranno lottare fino all’ultima giornata, sia a Vila-Real sia in casa contro lo Young Boys. La Dea ha invece una sicurezza: con 3 punti a Berna l’Europa League sarà sicura, con 6 punti gli ottavi saranno aritmetici. Ma tra il dire e il fare… meglio pensare a Cagliari!

TOP E FLOP

Tra i migliori in campo troviamo come contro la Lazio ancora Zapata e Koopmeiners. Il colombiano non conosce la parola “fermarsi”, altri 90 minuti di grande spessore e finalmente primo gol in Champions, mentre l’olandese conferma le ottime sensazioni nel cuore del centrocampo con sostanza, tanta tecnica e lanci lunghi di una precisione unica.

Come annunciato da Gasperini diventerà un leader di questa squadra. Sulle fasce Zappacosta e Maehle hanno avuto a che fare con Shaw e Wan-Bissaka ma se la son cavata.

Nella categoria “peggio” invece va la gestione della prima rete di Ronaldo: assodata la velocità degli ospiti, ma al portoghese viene aperta un’autostrada con la visuale liberissima per calciare. Da sottolineare anche qualche errore di troppo di Demiral nel reparto difensivo, il turco pare ancora non essersi ripreso al top dopo l’infortunio considerando anche le sbavature del match contro la Lazio. Sicuramente il tutto contestualizzato con gli avversari che il numero 28 aveva da fronteggiare.

LE PAGELLE 

Musso 6
De Roon 7
Demiral 6,5
Palomino 7
Zappacosta 6,5
Freuler 7
Koopmeiners 8
Maehle 6
Pasalic 6 (Djimsiti 7)
Ilicic 6,5 (Muriel 5,5)
Zapata 8,5

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