Bergamo. “Atalanta BC condanna e stigmatizza quanto accaduto sabato 30 ottobre nei minuti finali della partita con la Lazio, la Società si mette a completa disposizione delle Autorità al fine di offrire il massimo supporto nell’individuazione dei responsabili di comportamenti che violino il Regolamento d’uso del Gewiss Stadium.I gesti incivili di pochi non possono e non devono in nessun modo causare danno a coloro che hanno realmente a cuore l’Atalanta e Bergamo”.
La nota della società Atalanta Bergamasca Calcio arriva puntuale dopo il vergognoso episodio che vede vittima Reina, il portiere della Lazio, colpito da una pioggia di oggetti a una manciata di secondi dalla fine della partita Atalanta-Lazio.
Al primo minuto di recupero, dopo il 90’, mentre la partita è ferma a 2-1 per la Lazio. Reina raccoglie qualcosa da terra, in particolare un rotolo di nastro adesivo nero. L’arbitro Guida si spazientisce nei confronti del portiere e gli mostra il cartellino giallo. Proprio in quel momento una moneta — visibilissima dalle immagini delle riprese televisive — lo colpisce alla testa.
Le telecamere del Gewiss Stadium di Bergamo inquadrano gli spalti per individuare i responsabili di qualsiasi atto illecito. Immagini già al vaglio delle forze dell’ordine che stanno identificando i responsabili del gesto vandalico.
Ma che cosa rischia l’Atalanta? La società verrà multata. C’è però il rischio che il provvedimento possa essere più grave. Dipende tutto dal giudice sportivo. Tra le ipotesi peggiori potrebbe esserci la chiusura dell’intero settore. Non resta che attendere, intanto la società bergamasca ha emesso la sua condanna dell’episodio.
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