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Il doppio ex

Zauri, il jolly di difesa e centrocampo: “Bravo De Roon, ma serve più in mezzo”

"La Dea ormai è una primadonna, merita di stare in alto, però non parliamo di scudetto. E nel settore giovanile impari tanto"

Scusi, lei che è un esperto in materia, come può un calciatore giocare in diversi ruoli, dalla difesa al centrocampo e riuscire a esprimersi sempre al meglio e soprattutto essere molto utile alla squadra?
“Mah, io l’ho fatto un po’ per esigenza mia: da ragazzino giocavo avanti e però non mi vedevano molto in quel ruolo, allora mi sono messo a giocare difensore centrale e ho imparato anche a stare in quella posizione. Perciò a Bergamo, nel settore giovanile dove sono dei maestri, mi hanno insegnato a coprire diversi ruoli, da difensore a centrocampista…”.

Chi risponde è Luciano Zauri, un jolly a cui è mancato forse solo di giocare in porta e che nell’Atalanta si è rivelato molto utile, facendo tutta la trafila nelle squadre giovanili e poi collezionando 176 presenze e 3 gol, in prima squadra. Ma poi anche alla Lazio, al suo attivo 139 presenze e 4 gol in Serie A e con la maglia biancazzurra ha indossato anche la fascia di capitano. Da allenatore ha avuto varie esperienze proprio nel settore giovanile di alcuni club, l’ultima con la Primavera del Bologna. Ora è libero.

Zauri, tornando a Bergamo…qui abbiamo l’esempio di De Roon che sta giocando da centrale di difesa e nel secondo tempo con la Sampdoria in una difesa inedita affiancato da Lovato, 21 anni e Scalvini non ancora 18.Lei cosa ne pensa?

Io mi adattavo a tutti i ruoli, credo però che cambiare per una o due partite vada bene, ma si spera che l’emergenza passi presto. Voglio dire che uno come De Roon con la sua intelligenza tattica può benissimo svolgere anche il ruolo di difensore, però secondo me il suo contributo a centrocampo è fondamentale sempre, quindi spero che torni presto lì e si risolvano gli infortuni.

Ma l’Atalanta ancora nei quartieri alti la sorprende?

No, ormai la Dea è una primadonna e non mi meraviglio, poi è vero che qualcuno fantasticando pensa anche allo scudetto e magari è un po’ esagerato.

Classifica meritata?

Direi che è tutto meritato e guadagnato, merito del lavoro della società con persone giuste al posto giusto, l’Atalanta non improvvisa nulla.

E dell’altra sua ex, la Lazio, cosa ci dice? Con un nuovo allenatore..

Bisogna capire un po’ dove può arrivare, io credo però che difficilmente possa migliorare quel che ha fatto con Inzaghi, che secondo me ha raggiunto il picco. Poi dopo tanti anni la società ha pensato di cambiare allenatore, ma faccio fatica a pensare che Sarri riesca meglio di Simone.

Qui invece ha sollevato un po’ di critiche l’errore di Musso con l’Udinese e le prestazioni di Miranchuk lasciano molto a desiderare. Lei che ne pensa?

Musso è un gran portiere, una certezza assoluta. Mentre Miranchuk ha fatto fatica fin dall’inizio, Gasperini non vedrebbe l’ora di impiegare un giocatore pronto, ma ormai mi sembra difficile….

E Atalanta-Lazio che partita sarà?

L’Atalanta farà il suo calcio come sempre, della Lazio bisogna fare attenzione ai tre davanti: Felipe Anderson, Immobile e Pedro possono far male negli spazi. Una partita che spesso è finita con molti gol e potrebbe succedere lo stesso stavolta, anche Sarri ama un gioco propositivo. Non credo poi che il pensiero della Champions possa condizionare i nerazzurri: Gasperini manderà in campo la formazione migliore, come Sarri, entrambe le squadre cercheranno di vincere perché il pareggio serve a poco.

Tornerà a Bergamo?

Spero per vedere una partita di Champions, ma Bergamo è sempre nel mio cuore e ci vivono i miei: la scorsa settimana sono tornato per i 70 anni di mia mamma Giovanna che abita a Ghisalba.

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