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L'assessore lanfranchi

Sovere: “Venticinquemila euro per chi non riesce a pagare luce, gas e acqua”

E si lavora per portare l'infermiere di famiglia da affiancare al medico di base

Sovere. L’attenzione del Comune e degli amministratori soveresi è puntata sulle famiglie in difficoltà. Soprattutto in questa fase post Covid e di incremento delle tariffe.

“Tra il 2020 e il 2021 abbiamo stanziato circa 93mila euro per sostenere le problematiche e le emergenze sociali ed economiche – spiega l’assessore ai Servizi Sociali Massimo Lanfranchi – e in questa fase abbiamo deciso di agire diversamente rispetto ai buoni spesa stanziati nei primi due bandi. Abbiamo quindi indirizzato i 24.861 euro al pagamento delle utenze domestiche e che saranno disponibili fino ad esaurimento dei fondi”.

La presentazione della domanda di contributo deve pervenire in Comune entro venerdì 12 novembre tramite mail a info@comune.sovere.bg.it allegando nella documentazione la copia della carta d’identità, l’Isee 2021, il permesso di soggiorno e la copia delle bollette o fatture di luce, gas e acqua pagate tra l’1 dicembre 2020 e il 31 agosto 2021. Il modulo è scaricabile sul sito del comune e il contributo sarà differenziato in base ai componenti del nucleo familiare, un componente corrisponde a 150 euro, due componenti 250 euro, tre componenti 300 euro, quattro componenti 350 euro, cinque e più componenti 400 euro e verranno accreditati direttamente sul conto corrente del beneficiario.

massimo lanfranchi sovere

Ma come sta affrontando Sovere il post Covid? “Con la prima tornata di aiuti abbiamo aiutato 109 famiglie, con la seconda 120 – prosegue l’assessore -. La situazione sembra essere migliorata e i bisogni della popolazione sono rimasti quelli che c’erano prima del Covid. Molte risposte non le diamo più come Comune ma come Ambito, ma la distribuzione alimentare o l’accompagnamento con l’auto destinata al servizio sociale che viene gestita da Sovere Vol.A funzionano molto bene”.

Il centro prelievi continua a essere uno dei punti di forza e per restare in ambito socio sanitario “stiamo lavorando per portare a Sovere la figura dell’infermiere di famiglia, che dovrebbe affiancare il medico di base per dare una risposta ai bisogni della popolazione, come già accade a Lovere. La nostra volontà c’è e abbiamo ha già dato la disponibilità degli spazi all’interno del Municipio, ora attendiamo di capire come procedere”.

In collaborazione con la redazione di Araberara

 

 

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