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Il focolaio

Scuola di Monterosso: un’altra classe in quarantena, ora sono sette

Venerdì mattina le famiglie di una prima sono state chiamate per andare a ritirare i figli: un compagno era risultato positivo. Prosegue lo screening di tutta la scuola

Bergamo. Si aggiunge una nuova classe alle cinque che sono già in quarantena nella scuola di Monterosso.

Il focolaio di coronavirus sembra non dare tregua e il numero di bambini positivi aumenta. Fortunatamente sono quasi tutti asintomatici o con una lieve sindrome influenzale.

Nella mattina di venerdì gli alunni di una classe prima della Papa Giovanni sono entrati regolarmente a scuola al suono della campanella ma, intorno alle 10.30, le famiglie sono state avvisate telefonicamente di andare a ritirare i loro figli: un piccolo era risultato positivo e per la classe era quindi scattata la quarantena.

La situazione attuale è di sei classi della primaria in isolamento e una della materna Monterosso.

“Siamo preoccupati nella misura in cui c’è stata una certa morbidezza nel seguire le regole, sicuramente non da parte della scuola – dichiara Barbara Mazzoleni, la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Camozzi -. Ats ha confermato che i contagi sono avvenuti in ambito familiare, noi siamo molto scrupolosi nell’applicare le disposizioni. Ora è in corso un’attività di screening in tutta la scuola: i quattro giorni di vacanza che ci aspettano saranno utili per la gestione di questa emergenza”.

E il corpo docente? “Fortunatamente non c’è nessun contagiato tra gli insegnanti, stiamo tutti bene”, conferma la dirigente.

Sulla vicenda interviene anche Niccolò Carretta, consigliere regionale del Gruppo Misto e membro della commissione Sanità: “Suggerisco un monitoraggio più costante in quella scuola e anche in altre, attraverso lo screening con i tamponi salivari, autorizzati dalla Regione Lombardia. Il tracciamento degli under 12, che non si possono ancora vaccinare, devono essere fatti di default per evitare situazioni come quella che si è verificata alla scuola di Monterosso. Dobbiamo evitare di abbassare la guardia, tenendo uno sguardo su tutte le scuole materne, primarie e secondarie di primo grado. I tamponi salivari dovevano essere fatti già da inizio anno. Invito quindi Ats ad iniziare un potenziamento del tracciamento”.

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