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Arte

La mostra

Le narrazioni” visive di raffinata eleganza di Silva Cavalli Felci

L’artista italo svizzera Silva Cavalli Felci propone un’importante rassegna di "Opere recenti" all’Associazione culturale Cento4, in via Borgo Palazzo, aperta al pubblico fino a domenica 31 ottobre

Abbiamo ancora negli occhi la sua elegante, luminosa mostra allestita nell’estate 2014 nella ex Chiesa della Maddalena. E oggi l’artista italo svizzera Silva Cavalli Felci propone un’altra importante rassegna presso l’Associazione culturale Cento4. Una selezione di “Opere recenti” è visibile fino alla prossima domenica in un percorso ricco e articolato, che propone lavori polimaterici e polimorfici, dalla fibra di carbonio, alle modulazioni su carta, agli acrilici, alle carte con interventi in oro.

Nell’ampio spazio espositivo in via Borgo Palazzo 104 il visitatore viene subito accolto da una sequenza di monocromi di sottile seduzione, che si sollevano, si contraggono, si accartocciano, lievitano seguendo gli scatti pulsionali e le linee progettuali di chi li ha modellati. Si avverte subito l’intenzione dell’artista di mettere in dialogo le forme del reale e le dimensioni della mente, di ragionare sugli opposti, sulle congiunzioni della materia e sulle divaricazioni del pensiero. E’, questa, una sfida a cui Silva Cavalli Felci non si è mai sottratta.

L’allestimento alle pareti delle diverse serie, quasi modulare, crea “narrazioni” visive di raffinata eleganza, ritmate da segni e da luci che percorrono e scandiscono gli spazi in una sorta di orchestrazione in cui nulla è lasciato al caso, ma piuttosto è affidato all’intrinseca armonia delle forme-colore.

Nell’essenzialità dei mezzi espressivi, davvero incomparabile, la complessità del mondo prende forma e si trans-forma sotto le dita dell’artista. Analogamente, lo sguardo dell’osservatore si muove senza sosta attraverso superfici sintetiche e naturali e si trova a meditare sul “limite”, secondo dinamiche non del tutto dissimili da quelle suscitate dai famosi “tagli” di Fontana. Spaziando alle pareti tra vere e proprie quinte monocolori o in bicromia, che suggeriscono continui altrove di misura e di senso, viene da pensare proprio che “la vita è insufficiente”, secondo l’affermazione dell’artista Cavalli Felci: “La vita è insufficiente per esplorare tutto ciò che testimonia il pensiero e lo spirito”.

Dovunque nell’ambiente espositivo si sente un’urgenza di espansione e di risonanza, nel gioco dei pieni e dei vuoti , dell’aperto e del chiuso, indagato a ogni costo nella versatile consistenza dei materiali: così, nel tessuto di carbonio l’effetto dell’opposta trazione delle fibre è più ricco di pathos, mentre nelle pieghe della carta è più disteso e ieratico. Il risultato d’insieme è affascinante e colmo di risonanze dalle avanguardie del Novecento.

È una mostra di sintesi, che delinea con leggerezza e intensità la strada colta e coraggiosa di Silva Cavalli Felici attraverso le istanze visive del contemporaneo: un viaggio partito dai pattern informali degli anni Settanta e Ottanta e giunto oggi a una lettura efficace e libera dello spazio, nell’equilibrio aperto di un linguaggio che si contrappone al caos del mondo in cui viviamo.

Orari di apertura: da martedì a venerdì dalle 17 alle 19, sabato dalle 17 alle 19.30, domenica dalle 10 alle 12.30.

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