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Lungo rinvio

Ddl Zan, passa la “tagliola” voluta da Calderoli

Approvata con 154 voti a favore la richiesta di non esaminare la legge articolo per articolo. Il testo tornerà in commissione non prima di sei mesi. 

Il ddl Zan cade alla prova dell’Aula. Ha funzionato la “tagliola” con voto segreto richiesta da Lega e FdI.  Approvata la richiesta di non esaminare la legge articolo per articolo.

Il Senato l’ha approvata con 154 voti a favore, 131 contrari e 2 astenuti. E così il testo della legge – che prevede le misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per sesso, genere o disabilità – tornerà in commissione non prima di sei mesi.

La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha infatti dato il via libera alle due richieste di non passaggio all’esame degli articoli del ddl Zan e, ha definito “ammissibile” in base ai regolamenti e ai precedenti il voto segreto chiesto dai senatori Roberto Calderoli (Lega) e Ignazio La Russa (FdI). La scelta di Casellati è stata contestata in Aula da Pd, M5S e Leu: “La Lega ha chiesto il voto della tagliola, questo dimostra che vuole affossare la legge. Il rinvio è un bluff”.

Ma Lega e Fratelli d’Italia hanno chiesto di andare direttamente al voto finale evitando l’esame degli emendamenti e vogliono il voto segreto.

“Piuttosto di fare una porcata, e io me ne intendo, preferisco fermarci qui” ha detto il senatore di Bergamo Roberto Calderoli, illustrando proprio la proposta di passare alla “tagliola”.

“Mi appello a tutti – ha aggiunto – perché ciascuno possa esprimersi liberamente nel segreto dell’urna. Fermiamoci oggi. Non è una bocciatura di una legge, si può ripartire immediatamente ad esaminare un testo vero, meglio uno stop oggi che un ahimé domani”.

A favore della “tagliola”, nella maggioranza anche Forza Italia.

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