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La visita

Draghi agli studenti di Bari: “Medici e infermieri di Bergamo esempio di dedizione”

Il premier: "Investire nella scuola è un dovere civile e un atto di giustizia sociale"

“Negli ultimi mesi sono rimasto colpito dall’idealismo e dedizione dei giovani. Penso ai giovani diplomatici di Tripoli, ai medici e infermieri di Bergamo, ai campioni dello sport”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in visita a Bari, in occasione ella sua prima tappa istituzionale al Sud.

Il presidente del Consiglio, che lo scorso 18 marzo era stato nella nostra città per la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus, martedì ha visitato la sede della Masmec – azienda leader nel settore delle tecnologie di precisione, robotica e meccatronica, dall’automotive al biomedicale – e l’Istituto Tecnico Cuccovillo che forma tecnici spesso assunti nelle industrie della meccatronica del distretto.

“Investire nella scuola è un dovere civile e un atto di giustizia sociale. Un sistema educativo che non funziona alimenta le diseguaglianze, ostacola la mobilità e priva l’Italia di cittadini capaci e consapevoli. Dalla formazione non dipende solo il vostro futuro, ma quello di tutti noi. Le società più prospere sono quelle che preparano meglio i loro giovani a gestire i cambiamenti”, le parole di Draghi dopo aver ascoltato le testimonianze degli studenti.

“Negli ultimi mesi sono rimasto colpito dall’idealismo e dedizione dei giovani. Penso ai giovani diplomatici di Tripoli, ai medici e infermieri di Bergamo, ai campioni dello sport. Ma anche ai tanti che mi scrivono per raccontare paure e ambizioni. Con voi prendo un impego: dopo anni in cui l’Italia si è dimenticata di voi, le vostre aspirazioni e attese sono al centro dell’azione di governo”, ha aggiunto il premier.

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