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Dopo il Covid nasce a Bergamo il distretto per un’economia diversa: “Sociale, solidale, equa” video

Ne parla Matteo Rossi: “Aiuterà il nostro territorio a premiare la vocazione per un modello di sviluppo economico di sostenibilità”

Bergamo. In piena pandemia Covid molte persone si sono promesse: “Ne usciremo migliori”. Lo spirito di unità di quei mesi non si è affievolito a Bergamo che ha saputo osservare al suo passato più recente per proiettarsi in un’idea di futuro.

“In questa fase, se da un lato sono emersi sotto gli occhi di tutti i limiti e i rischi insiti in un’economia indifferente a valori diversi dal profitto, gli allarmi della crisi climatica e delle disuguaglianze, dall’altra sono stati messi in luce la resilienza e le potenzialità delle nostre comunità” osserva Matteo Rossi che è diventato presidente del nuovo Distretto dell’economia sociale e solidale (Dess).

CHE COSA È IL DESS? 

“Il Dess (Distretto di Economia Sociale Solidale) di Bergamo nasce in una fase storica in cui le molteplici crisi che si sono susseguite negli ultimi dieci anni hanno generato mutazioni traumatiche attraversando in profondità anche i sistemi territoriali apparentemente meno fragili come il nostro: la crescente disoccupazione, l’insicurezza sociale, la polarizzazione estrema dei redditi delle famiglie hanno deteriorato le relazioni economiche, sociali e culturali. Su queste crisi si è innestata quella drammatica della pandemia che, proprio nella bergamasca, oltre al suo carico di lutti, ha aggravato condizioni diffuse di solitudini e di povertà” prosegue Rossi. .

“La bergamasca, definita la capitale dell’economia sociale e solidale – sia per la sua storia fatta di cooperazione e volontariato, sia per il numero di realtà che sono impegnate a produrre, consumare, amministrare, formare con attenzione ai valori della sostenibilità, dell’equità, della partecipazione e del rispetto della persona e del lavoro – si è dotata di una rete associativa che nasce con l’obiettivo di rafforzare chi opera per un’economia, una cultura e una politica basate su questi valori – prosegue Rossi -. Laddove le crisi economiche e sociali di questi anni hanno lacerato i tessuti delle comunità e dove si è perseguito un modello di sviluppo basato sullo sfruttamento del suolo, l’economia sociale e solidale ha lavorato per ricucire i rapporti tra persone e territorio, costruendo solidarietà e praticando uno sviluppo sostenibile: il Distretto dell’economia sociale solidale nasce per dare più forza a questa idea di società e alle reti che la sostengono e si inserisce nel percorso che negli ultimi ventiquattro mesi ha visto più di 9.000 persone firmare la proposta di legge di iniziativa popolare per chiedere a Regione Lombardia di riconoscere e sostenere le economie sociali e solidali. Il Dess sarà la casa dell’economia sociale e solidale bergamasca, nasce per darle voce, forza e rappresentatività, per aiutare il nostro territorio a premiare la vocazione per un nuovo modello di sviluppo, per allargare lo spazio economico, culturale e politico di chi crede che questa prospettiva sia sempre più necessaria”.

DA CHI È COSTITUITO?

“Il distretto è costituto da donne e uomini, associazioni, imprese, cooperative, scuole, Comuni, gruppi che costruiscono ogni giorno l’alternativa, convinti che sia necessaria soprattutto oggi, dopo la pandemia, e che ciò che è successo sul nostro territorio, il luogo dell’occidente maggiormente colpito dal virus, carichi la nostra ripartenza di un valore universale – spiega il presidente -. Mettersi insieme facendo alleanza per cambiare l’economia, la cultura, la politica sarà proprio il compito del Dess, una rete organizzata, aperta a chi ritiene di avere idee da condividere, a chi cerca sostegno per le proprie progettualità, a chi è disponibile a fare un pezzo di strada insieme con lo stile della condivisione e della partecipazione”.

“Mai più come prima e mai come ora: il paradigma dell’ecologia integrale e dello sviluppo sociale e solidale saranno al centro del nostro impegno, costruendo alleanze con le imprese, i produttori, i consumatori, gli enti locali, i luoghi della formazione, valorizzando ciò che esiste e mettendo in comune le competenze di ciascuno, promuovendo spazi di scambio delle buone pratiche, cercando il dialogo con le istituzioni per spingere verso scelte locali che premino la transizione ecologica, proponendo e stimolando percorsi di formazione e informazione per cambiare nel concreto la realtà sociale ed economica” conclude Rossi.

CHE COSA FA IL DESS?

“Il Dess opera per essere la casa dell’Economia Sociale e Solidale bergamasca, per darle voce, forza e rappresentatività e per aiutare il nostro territorio a premiare la vocazione per un modello di sviluppo economico sostenibile – spiega il presidente -. Si propone di farlo nella valorizzazione di ciò che esiste, delle competenze di ciascuno, promuovendo un clima collaborativo, proponendo e stimolando una forte elaborazione culturale e propositiva volta al cambiamento concreto della realtà socio-economica del nostro territorio”.

LE 5 AZIONI DEL DESS

Il DESS opera attraverso le seguenti azioni:

1. sostegno e promozione di proposte di legge e iniziative istituzionali per il riconoscimento e il rafforzamento dell’economia sociale e solidale;

2. realizzazione di iniziative di informazione, diffusione e sensibilizzazione sui temi dell’economia sociale e solidale, anche attraverso incontri, laboratori, mostre, esposizioni, convegni;

3. coordinamento delle proposte già esistenti e sostegno a nuove progettualità territoriali;

4. promozione delle realtà territoriali dell’economia sociale e solidale nelle scuole di ogni ordine e grado e attività di formazione, anche in collaborazione con le realtà universitarie; favorire l’emergere di un mercato del lavoro che indirizzi verso occupazioni o iniziative di autoimprenditorialità nell’ambito dell’ESS, in collaborazione con le realtà di formazione professionale e i servizi all’impresa sociale;
5. promozione dell’incontro tra l’offerta di beni e servizi dell’ESS e la domanda da parte degli enti locali e dei cittadini, anche organizzati in gruppi di acquisto o cooperative di consumo.

CHI PUÒ ADERIRE AL DESSBG?
Possono aderire al DESS in qualità di soci: persone fisiche e giuridiche, associazioni, enti locali, realtà del terzo settore, distretti sub provinciali, Gruppi di Acquisto Solidale (GAS), Comunità di Supporto all’Agricoltura (CSA), “Banche del Tempo”, organizzazioni operanti nel campo della finanza etica, mutualistica e solidale, del mutualismo e del commercio equo e solidale, scuole, sindacati e associazioni di categoria, rappresentanti delle Camere di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura, imprese sociali di cui all’art. 1 del D.Lgs. 112/2017 e le cooperative sociali di cui alla legge 381/1991, realtà economiche che si riconoscono nei valori e praticano gli obiettivi dell’Economia Sociale e Solidale espressi in questo documento e nella Carta dei Principi.

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