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L'elezione

Al neo rettore Sergio Cavalieri il sostegno degli studenti dell’UniBg

Al telefono con Bergamonews, Sergio Cavalieri aveva confessato di non aver dormito la notte del 5 ottobre - giorno della deposizione ufficiale della candidatura - per il peso e la responsabilità avvertiti nel compiere un passaggio così importante: la corsa a rettore dell'Università di Bergamo. Chissà se anche stavolta l'emozione gli avrà fatto passare una notte insonne.

Bergamo. Al telefono con Bergamonews, Sergio Cavalieri aveva confessato di non aver dormito la notte del 5 ottobre – giorno della deposizione ufficiale della candidatura – per il peso e la responsabilità avvertiti nel compiere un passaggio così importante: la corsa a rettore dell’Università di Bergamo. Chissà se anche stavolta l’emozione gli avrà fatto passare una notte insonne.

Già perché Sergio Cavalieri è il nuovo rettore dell’UniBg. Con 207 voti ponderati si è aggiudicato la vittoria al primo turno nella sfida contro la collega Caterina Rizzi, che ha totalizzato 168 preferenze. Il 52enne originario di Ragusa succede così a Remo Morzenti Pellegrini per il sessennio di mandato 2021-2027 senza seconde votazioni o ballottaggi ma superando il quorum fissato a 202 voti.

Cavalieri ha seguito lo spoglio telematico in tempo reale dalla sede di via dei Caniana. “Sono molto emozionato, non immaginavo di passare al primo turno” sono state le sue primissime parole, raggiunto con un colpo di telefono. Una vittoria a suo dire inaspettata, che lo rende orgoglioso. “Devo ringraziare tutta la mia squadra, abbiamo fatto un bellissimo lavoro”.

Ma il ringraziamento e la dedica più importante vanno ai suoi familiari. “Ringrazio tutta la mia famiglia che mi è stata vicino e che mi ha supportato. Il mio pensiero va a mio padre che è mancato quest’anno”.

Cavalieri, professore ordinario in Operations management al dipartimento di Ingegneria gestionale, dell’Informazione e della produzione, e prorettore al trasferimento tecnologico, innovazione e valorizzazione della ricerca, aveva dalla sua parte il sostegno della base studentesca, sebbene quest’ultima avesse un peso ponderato, non di spicco nell’elezione.

Nella votazione telematica di lunedì, su 691 aventi diritto hanno votato in 630, con 5 astenuti e 8 schede bianche. Quattro le categorie di votanti, ciascuna con un peso diverso. Qui di seguito i dati relativi all’affluenza: docenti e ricercatori a tempo indeterminato si sono presentati alle urne per il 97% (299 schede votate e 2 astensioni sui 308 aventi diritto); i ricercatori a tempo determinato hanno votato con un’affluenza al 99% (87 schede su 88 aventi diritto); il personale dirigente, amministrativo e tecnico ha votato per l’82% (215 schede e 3 astensioni sui 262 aventi diritto); infine i rappresentanti degli studenti si sono presentati alle urne all’88% (29 schede votate sui 33 aventi diritto).

Dopo gli studi liceali a Catania, Sergio Cavalieri si è laureato al Politecnico di Milano nel 1994 e ha conseguito un dottorato in Ingegneria gestionale all’Università di Padova nel 1998. È docente UniBg dal 2001. Fra i vari incarichi svolti nell’Ateneo di Bergamo ha ricoperto anche il ruolo di direttore della Scuola di Alta formazione dell’Università nel triennio 2016-2018. Attualmente, inoltre, è coordinatore della commissione di esperti del Miur sui temi dell’innovazione dell’industria manifatturiera nell’ambito del Piano nazionale della ricerca 2021-2027.

La sua idea di Università per Bergamo poggia sulla volontà di ridare vita all’Ateneo, anche attraverso la fruizione comunitaria degli spazi nell’ottica dell’open campus tipico dell’impostazione anglosassone. Fortemente convinto nella necessità di un ritorno alla didattica in presenza, non dimentica l’importanza che la digitalizzazione ha rivestito nelle modalità d’insegnamento degli ultimi due anni e che, quindi, studierà affinché possa restare come integrazione alla didattica.

Al centro della sua attenzione ci sono soprattutto gli studenti, come testimoniano due punti in particolare del suo programma: la creazione di un servizio psicologico per i ragazzi e la previsione di una Delega ai rapporti con gli studenti. Non trascurabile infine è il problema del sotto-dimensionamento degli spazi e del personale tecnico e amministrativo, che rendono Bergamo un caso unico a livello nazionale per il rapporto con il numero di studenti.

 

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