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Proroga dello smart working per lavoratori fragili: come funziona

Il lavoratore fragile, fino al 31 dicembre 2021, ha la possibilità di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile anche attraverso l’adibizione a diversa mansione

Con la legge n.133/2021 è stata prorogata al 31 dicembre 2021 la possibilità per i lavoratori fragili, sia pubblici che privati, di svolgere la propria prestazione lavorativa in smart working.

Sono considerati fragili (ai sensi dell’art. 26 comma 2 del DL n. 18/2020) i lavoratori che rientrano in una delle seguenti categorie:

i lavoratori in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità;

i lavoratori in possesso di certificazione rilasciata dai competenti organi medico-legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita.

Pertanto, il lavoratore fragile, fino al 31 dicembre 2021, ha la possibilità di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile (smart working), anche attraverso l’adibizione a diversa mansione, purché riconducibili alla medesima categoria o area di inquadramento, come definite dai contratti collettivi vigenti, o attraverso lo svolgimento di attività formative anche da remoto.

I lavoratori fragili impossibilitati a svolgere l’attività lavorativa in modalità agile, potranno assentarsi dal lavoro con diritto al riconoscimento del periodo di assenza al pari del ricovero ospedaliero, con il riconoscimento del relativo trattamento economico.

Le giornate di assenza equiparate al ricovero, non concorrono a formare il periodo di comporto della malattia.

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