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Chiusa la prima edizione

Val Brembana Crea Impresa: premiate le 3 migliori idee imprenditoriali fotogallery

Riconoscimento per un bed and breakfast sugli alberi, un centro di padel e una distilleria di gin. Menzione speciale per un polo formativo sull’età evolutiva

San Pellegrino Terme. Eccole finalmente le migliori idee valutate e premiate durante la giornata conclusiva di “Val Brembana Crea Impresa”, il concorso per il sostegno alla creatività e all’avvio di start up in Val Brembana, promosso dall’Osservatorio Vallare sul Lavoro della Valle Brembana, in collaborazione con il CiLab – Dipartimento di Design del Politecnico di Milano.

Per la categoria “Servizi, turismo e commercio” il progetto vincitore è “Un sogno tra gli alberi”, di Marina Ruffinoni, 45 anni, operaia di Piazza Brembana, e Marco Brembilla, 49 anni, responsabile acquisti e di produzione di San Pellegrino Terme, che mirano ad aprire un bed and breakfast in Valle Brembana i cui ospiti pernotteranno su casette pensili poste sugli alberi.

Per la categoria “Agricoltura e alimentare”, il vincitore è “DOA”, acronimo di Distilleria orobica autonoma, di Stefano Arsuffi, 32 anni, tecnico trasfertista di Zogno che ambisce a varare il primo gin artigianale ideato, distillato e prodotto in provincia di Bergamo.

Per la categoria “Industria, artigianato e manifattura”, il vincitore è “Padel in valle”, di Roberto Radaelli, 27 anni, consulente di Sorisole, e Michela Beretta, che insieme intendono aprire un centro sportivo con il padel, nuova moda sportiva del momento, come core business.

Infine, menzione speciale come migliore impresa femminile per il “Centro formativo l’Alveare”, di Laura Grigis, 34 anni, psicoterapeuta di Selvino, Chiara Milesi, 30 anni, logopedista di Piazza Brembana, e Giulietta Parolo, 32 anni, pedagogista di Santa Brigida, che scommettono su un polo formativo imperniato sulle tematiche riguardanti l’età evolutiva.

Al teatro dell’Oratorio di San Pellegrino Terme, i tre vincitori hanno dovuto convincere la giuria della qualità e della bontà delle proprie proposte. Tutti i candidati hanno avuto la possibilità di esporre il proprio progetto attraverso un “pitch” della durata di circa cinque minuti. Al termine di tutte le presentazioni, la giuria si è riunita e ha decretato i vincitori. La giuria era presieduta da Antonello Pezzini, membro della segreteria tecnica del ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, e composta da: Sergio Campodall’orto, Cilab – Dipartimento di design del Politecnico di Milano; Alessandro Perin, presidente dell’Osservatorio vallare sul lavoro; Daniela Tummolo, responsabile della filiale di Bergamo del consorzio fidi Sviluppo artigiano; e Matteo Bonasio, del Fablab di Bergamo.

La concorrenza, invece, era rappresentata da tutte le altre idee imprenditoriali che erano state candidate al contest e che avevano partecipato ai due weekend formativi (presso l’ABF di San Giovanni Bianco) durante i quali tutti gli aspiranti startupper avevano appreso i rudimenti per avviare la transizione da semplice idea in attività imprenditoriale, economicamente stabile e capace di collocarsi sul mercato.

Queste le altre idee partecipanti: Oltre il ponte, per l’avvio in Valle Brembana di una zip line, ovvero una fune sospesa dalla quale calarsi a tutta velocità tramite una carrucola; Valle Brembana Holiday, una sorta di tour operator in grado di soddisfare tutte le esigenze (alloggio, ristorazione e svago) del turista vallare; Railway, una struttura polifunzionale a beneficio degli utenti della ciclovia che corre sul fondovalle, ai quali garantire servizi di ciclofficina, ristoro e bad and breakfast low cost; Sapori Brembani, un portale di ecommerce dedicato a profumi e sapori della valle, imperniato sulla valorizzazione della filiera corta e del piccolo produttore locale; Pescheria con gastronomia, per avvicinare gli abitanti al consumo di pesce ampliandone l’offerta e la cultura attualmente disponibili sul territorio; Flpinnovation, una nuova piattaforma web in cui offrire le proprie competenze e cercare servizi con sicurezza del lavoro e nei pagamenti; Healing room, un’idea di spazio multisensoriale pensato per il riequilibrio psicofisico delle persone. Infine, una menzione va anche a Magic pot, un’idea che, non rispettando i requisiti previsti dal regolamento, è stata ammessa a seguire il percorso formativo ma esclusa dalle premiazioni, e che è fondata sullo sviluppo di un’innovativo modello di vaso per orchidee.

“Siamo molto felici e soddisfatti dell’esito di questa prima edizione di Val Brembana Crea Impresa”, ha dichiarato Alessandro Perin, presidente dell’Osservatorio Vallare sul Lavoro. “Abbiamo assistito alla nascita, allo sviluppo e alla presentazione di molte buone idee. Alcune di queste sono pronte per fare il grande salto e piazzarsi sul mercato. Se ciò avverrà, anche solamente da parte delle idee che oggi sono uscite vincitrici, potremo dire di avere offerto, come Osservatorio, un piccolo aiuto per lo sviluppo della creatività e dell’imprenditorialità sul nostro territorio, evitando che i cervelli più brillanti si debbano trasferire altrove per avere successo”.

Ora i tre vincitori accederanno a un pacchetto di servizi di supporto all’avvio d’impresa, tra cui: un voucher per 5 ore di tutoraggio offerto dal CILAB – Dipartimento di Design del Politecnico di Milano; un voucher offerto da CNA Bergamo che include il percorso di orientamento all’avvio di impresa e 300 euro per la gestione delle pratiche necessarie alla fase di start up, oltre alla tessera associativa gratuita; un incontro propedeutico e condizione agevolate ad hoc per una campagna di crowdfunding, offerti da Opstart; un incontro per una consulenza finanziaria gratuita e assistenza per individuare la formula di finanziamento più opportuna, offerti da Sviluppo Artigiano; la possibilità, offerta dal Fablab di Bergamo, di realizzare gratuitamente con una stampante 3D l’eventuale prototipo presentato, oltre alla tessera associativa che consente l’accesso al Fablab, l’uso delle macchine e l’accesso agevolato agli workshop.

Ma nessuno dei partecipanti al contest sarà lasciato indietro. “Come Osservatorio rimaniamo a disposizione di tutti i candidati”, conclude Alessandro Perin, “sia per supportarli nelle relazioni con le istituzioni territoriali sia per agevolare loro l’accesso a tutto il sistema di competenze che i soggetti facenti parte dell’Osservatorio sono in grado di mettere in campo”.

Le candidature
La fase di raccolta delle candidature, aperta l’11 settembre, si è chiusa il 27 settembre e ha visto arrivare in totale 19 idee. Di queste, tre sono state escluse perché non rispettavano i requisiti della territorialità (non avevano alcun legame con la Val Brembana, diversamente da quanto previsto dal regolamento). Una invece è stata accettata ma fuori concorso (avrà cioè diritto a seguire la formazione ma non accederà alle premiazioni finali).Al termine del percorso formativo sono 12 le idee rimaste e che hanno partecipato alla selezione e alla premiazione. Nel complesso, il totale dei partecipanti al percorso formativo è stato di circa 25 persone.

La formazione
I candidati hanno appreso le nozioni di base per avviare la trasformazione della propria idea in vera e propria avventura imprenditoriale capace di sostenersi economicamente e proporsi sul mercato. Il modello utilizzato sarà quello del creativity canvas, in voga nelle principali università internazionali. Tra i temi trattati: l’elevator pitch, per imparare a presentare il proprio progetto; l’analisi del mercato e della competitività interna dell’impresa; la lean startup; la SWOT analysis; gli elementi chiave del bilancio e il cash flow; le forme di finanziamento dell’impresa e le forme giuridiche possibili. Il percorso è stato a cura dei docenti del Cilab – Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, coordinati dal professor Sergio Campodall’Orto.

Val Brembana Crea Impresa
L’iniziativa si pone la finalità di contribuire alla crescita del territorio attraverso un concorso di idee per accedere a un percorso di formazione e sostegno all’avvio e allo sviluppo di start-up e idee imprenditoriali sul territorio della Val Brembana. Per dirla con uno slogan: Val Brembana Crea Impresa è l’iniziativa per chiunque abbia un’idea in testa ma non sa come trasformarla in una vera impresa. Non servono business plan, prototipi o risorse finanziarie: la sola cosa che conta è avere un’idea imprenditoriale e la voglia di mettersi in gioco. Attraverso questo progetto, l’Osservatorio Vallare intende offrire al territorio uno strumento per frenare “la fuga” di lavoratori, contrastando lo spopolamento e la fuga di cervelli in particolare tra i giovani, valorizzando la creatività imprenditoriale e le positive ricadute socio-economiche che possono scaturire dallo sviluppo di idee imprenditoriali innovative.

A chi si rivolge
L’iniziativa è completamente gratuita e si rivolge a chiunque abbia un’idea imprenditoriale in testa e desideri verificare la propria capacità di fare impresa; in particolar modo vuol essere un supporto in questo momento difficile per la nostra economia e per il lavoro, duramente colpiti dal Covid-19; un aiuto concreto in un periodo in cui servono nuove opportunità soprattutto per i giovani e per tutti coloro che, per i più svariati motivi, hanno perso il lavoro e intendono riqualificarsi, lasciandosi alle spalle la crisi conseguente all’emergenza sanitaria. Sono ammessi startupper in erba, giovani imprenditori con idee innovative in testa oppure imprenditori già attivi che vogliano avviare uno spin off d’impresa o lanciare un nuovo servizio o prodotto. Per partecipare non ci sono limiti di età.

L’organizzazione
Il soggetto promotore è l’Osservatorio Vallare sul Lavoro in collaborazione con il Cilab – Dipartimento di Design del Politecnico di Milano; gli sponsor sono: CMS Spa – Minelli Spa – Persico – Fondazione Camillo Scaglia Onlus – Ambito Territoriale Valle Brembana – Ufficio Pastorale Sociale e del Lavoro, Diocesi di Bergamo – Consorzio BIM Bergamo – Cooperativa Sociale In Cammino – Gruppo IN; i partner: Opstart – Sviluppo Artigiano – Fablab Bergamo – CNA Bergamo – Visit Brembo – Turismo & Innovazione; l’evento ha anche ottenuto i patrocini di Regione Lombardia, Provincia di Bergamo e dei Comuni di San Giovanni Bianco, San Pellegrino Terme e Zogno.

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