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Confartigianato bergamo

“Ripartiamo dalla bellezza, guardando a Bergamo-Brescia Capitali della Cultura” fotogallery

L’Assemblea, trasmessa in diretta streaming e intitolata “I valori artigianali e la cultura nel lavoro” ha avuto una doppia valenza. È stata innanzitutto la prima Assemblea pubblica dopo lo stop forzato e doloroso dello scorso anno dovuto alla pandemia, come ha ricordato il presidente Giacinto Giambellini all’inizio della sua relazione, e la prima del nuovo Consiglio Direttivo di Confartigianato Imprese Bergamo

Bergamo. Ripartire dalla Bellezza, dal coraggio di mettersi in mostra, dai Valori del lavoro, per un rilancio del nostro territorio e delle sue professioni, in vista di un evento storico al quale dobbiamo farci trovare preparati: Bergamo e Brescia Capitali italiane della Cultura 2023.

È il forte messaggio risuonato sabato 23 ottobre dall’Accademia Carrara di Bergamo, prestigiosa location scelta da Confartigianato Imprese Bergamo per la sua 76ª Assemblea Pubblica, che ha visto anche la presenza del presidente nazionale di Confartigianato Imprese Marco Granelli.

L’Assemblea, trasmessa in diretta streaming e intitolata “I valori artigianali e la cultura nel lavoro” ha avuto una doppia valenza. È stata innanzitutto la prima Assemblea pubblica dopo lo stop forzato e doloroso dello scorso anno dovuto alla pandemia, come ha ricordato il presidente Giacinto Giambellini all’inizio della sua relazione, e la prima del nuovo Consiglio Direttivo di Confartigianato Imprese Bergamo. Ma, soprattutto, è stata l’occasione per presentare ufficialmente l’inizio di una partnership tra la principale associazione bergamasca dell’Artigianato e delle MPMI e la più importante pinacoteca e istituzione culturale della città. Una partnership triennale, con lo sguardo rivolto verso il 2023, anno di Bergamo-Brescia Capitali della Cultura, cominciata con l’ingresso di Confartigianato Imprese Bergamo nel cda della Fondazione Accademia Carrara.

La collaborazione permetterà, tra l’altro, di organizzare una serie di iniziative come laboratori didattici, esposizioni temporanee ed eventi che metteranno in luce tutte le professioni artigiane, avendo come fil-rouge la “Cultura del Lavoro” che unisce l’arte e i mestieri, al fine di promuovere il rilancio socio-economico e culturale del territorio.

GLI INTERVENTI
Ad aprire l’incontro è stato il direttore di Confartigianato Imprese Bergamo, Stefano Maroni che ha esordito dicendo che “questa assemblea vuole esaltare il ruolo del lavoro artigianale come elemento fondante della cultura del nostro territorio, anche in vista del 2023 con Bergamo e Brescia Capitali della Cultura. Confartigianato Bergamo con i suoi 14.000 associati considera l’avvio di questa iniziativa di collaborazione una responsabilità condivisa per due motivi: innanzitutto per la promozione dell’immenso patrimonio dell’accademia Carrara e poi per la valorizzazione del patrimonio di cultura del lavoro che l’artigianato rappresenta per il nostro territorio e per il nostro Paese.

Di seguito il videomessaggio di saluto del Sindaco e presidente della Fondazione Accademia Carrara, Giorgio Gori, che si è detto felice per la decisione di Confartigianato Bergamo di entrare nella Fondazione e di sostenerla, sottolineando come “si sia creata una naturale congiunzione di spirito e di intenti”. “Sono convinto – ha detto Gori – che Confartigianato sarà ancora trainante nel lavoro che ci aspetta nei prossimi mesi, come è stato pioniere nei temi della sostenibilità e del risparmio energetico”.

Anche Gianpietro Bonaldi, COO – Responsabile Operativo di Fondazione Accademia Carrara si è soffermato sul legame stretto tra l’Accademia e Confartigianato Bergamo, presentando i dettagli della recente collaborazione e chiarendo che “ci aspetta un triennio rivoluzionario, in cui dovremo essere innovativi e credo che lo sapremo fare, perché i progetti a cui stiamo lavorando vanno tutti in questa direzione. Il nostro compito è raccontare la bellezza di questa relazione ai 30.000 artigiani della provincia di Bergamo. Siamo un’istituzione dinamica, vivace, che sa parlare alle generazioni di oggi, per questo dobbiamo raccontare agli artigiani che Raffaello e Botticelli erano artigiani come loro, con le loro botteghe, e lo facevano con quella vivacità che voi artigiani sapete trasmettere. E questo che stiamo facendo credo che diventerà una case history da portare come esempio a livello nazionale”.

Sono intervenuti l’Assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti Claudia Maria Terzi, la Consigliera Provinciale Romina Russo, il Rettore dell’Università di Bergamo Remo Morzenti Pellegrini, il Presidente della Camera di Commercio Carlo Mazzoleni, l’Assessora alla Cultura del Comune di Bergamo Nadia Ghisalberti, le Parlamentari Elena Carnevali e Rebecca Frassini. Tra le autorità presenti la direttrice artistica dell’Accademia Carrara Maria Cristina Rodeschini, il prefetto Enrico Ricci, i parlamentari Alessandra Gallone, Alberto Ribolla e il presidente di Confartigianato Lombardia e vicepresidente nazionale Eugenio Massetti.

LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE GIAMBELLINI
L’Assemblea è entrata nel vivo con la relazione del presidente Giacinto Giambellini, che nella trasmissione in diretta streaming è stata scandita dalle suggestive immagini dei capolavori dell’Accademia Carrara: un montaggio “cinematografico” che ha saputo rendere ancora più tangibile lo stretto legame esistente tra Arte e Artigianato su cui Giambellini si è più volte soffermato.

“Cosa ci fa la Confartigianato in Accademia Carrara, due mondi che potrebbero sembrare all’apparenza un po’ distanti?”, si è chiesto. E ha ricordato come, già sei anni fa, in occasione del 70° anniversario di fondazione, Confartigianato Imprese Bergamo avesse pubblicato un volume sulle numerose opere d’arte appartenenti al patrimonio dell’Associazione dimostrando l’intima correlazione che lega l’Associazione al mondo dell’arte, in quanto sia l’artigiano che l’artista sono creatori che plasmano la materia per trasformarla in qualcosa di unico.

“È da lì, da quell’idea di più di sei anni fa, che è iniziato il percorso che ci ha portati qui oggi – ha detto –. Durante la mia prima assemblea pubblica da Presidente mi sono impegnato nel corso del mio mandato a “rimettere al centro la persona, a rimettere in gioco l’anima del lavoro”. E così, tre anni fa, ci siamo ritrovati nella nostra 31ª Conferenza Organizzativa a parlare di “Bellezza”. Ed ecco perché oggi siamo qui in Accademia Carrara con cui collaboreremo per i prossimi tre anni. Perché a Bergamo non c’è luogo più simbolico e meglio rappresentativo di questo in quanto a bellezza e non c’è, a nostro avviso, occasione migliore di Bergamo e Brescia Capitali della Cultura”.

“Ma la Cultura deve essere anche condivisione – ha detto – riguarda tutti, e tutti ne facciamo parte. È facendo propria questa convinzione che possiamo ripartire, anche e soprattutto in vista del 2023”. Per il Presidente, questa ripartenza deve fondare le basi sui saperi tradizionali del territorio, come i valori artigiani, l’arte delle cose ben fatte, la nostra cultura “del” e “nel” lavoro che abbiamo il dovere di trasmettere. “Quello che stiamo facendo oggi è un esempio di quello che si può fare tutti insieme. E chiedo a tutti i Bergamaschi e a tutto il territorio: come possiamo ripartire? La rinascita passa attraverso tante strade e una è la cultura. Un’altra è l’ambiente. Mi piace ricordare la vision di un incontro dei Giovani imprenditori di molti anni fa a Sansepolcro, che era “Costruiamo ambienti per intraprendere e vivere” Ora dobbiamo ri-costruire per re-intraprendere e ri-vivere. Quelli che devono crederci sono i leader, come sono quelli che sono qui oggi, e noi lo vogliamo fare”.

“Bergamo-Brescia Capitali della Cultura dev’essere quindi l’occasione per esporsi, per mettere in mostra le nostre eccellenze, imbastire progetti virtuosi e ambiziosi che possano portare lustro all’evento. Essere Capitale della Cultura è veramente un’opportunità importantissima, e lo dico questa volta non solo da Presidente, ma soprattutto da imprenditore e cittadino”.

Con una similitudine calcistica ricordo che all’interno del colletto della maglia dell’Atalanta c’è scritto: “la maglia sudata sempre”. Noi, in cantiere, se studiamo sappiamo di avere dato tutto. E questa è una promessa che faccio: la Confartigianato tra tre anni arriverà sudata, perché vuol dire che tutti avranno dato tutto quello che hanno. Perché un artigiano è per sempre”.

LE CONCLUSIONI DEL PRESIDENTE NAZIONALE GRANELLI
È toccato infine al presidente nazionale di Confartigianato Imprese Marco Granelli concludere la giornata.
Granelli ha ricordato che “Piccolo e bello ma insieme in molti casi è meglio. Dobbiamo crescere e dobbiamo avere la struttura per poterlo fare. Per questo bisogna metter in campo un paradigma nuovo dove l’Associazione deve essere sempre più di prossimità, di vicinanza alle persone e alle famiglie. Noi siamo un presidio per la vivibilità dei nostri territori, l’abbiamo dimostrato anche durante la pandemia”. “È per questo motivo che oggi stiamo lottando per le nostre imprese, perché gli incentivi diventino più strutturali: chiediamo per esempio che il superbonus non venga limitato ai condomini ma venga esteso alle unità immobiliari singole, perché così si aiutano non solo i privati che non hanno i mezzi economici per farlo, ma anche le imprese del territorio.
Granelli si è poi soffermato sull’imprescindibilità della sostenibilità. “Noi facciamo sostenibilità ambientale sociale ed economica ogni giorno. Il 66% delle nostre aziende fa attività di economia circolare perché noi siamo sempre stati abituati a riciclare. Noi diamo un contributo grande perché il mondo sia migliore. Assieme alla sostenibilità occorre rafforzare la digitalizzazione che dobbiamo assolutamente implementare con una formazione adeguata, un fattore che deve diventare il vero valore intangibile da mettere in campo per essere competitivi in un mercato sempre più globalizzato e competitivo”.
“Per vincere queste sfide – ha concluso Granelli- occorre non viverle con mediocrità e indifferenza, ma come momento in cui dare un contributo, fare una rivendicazione sociale, mettersi tutti insieme, istituzioni pubbliche e private, unendo innovazione e tradizione, per dare una speranza e una fiducia a questo Paese. Con il valore artigiano di creatività, unicità e bellezza sono sicuro che potremo disegnare una pagina importante per il nostro Paese per le famiglie e per le imprese”.

BILANCIO SOCIALE
Durante l’assemblea Pubblica è stato consegnato alle autorità presenti il Bilancio Sociale 2020 di Confartigianato Imprese Bergamo, che racconta le iniziative realizzate dall’Organizzazione a beneficio degli associati e degli stakeholder nell’anno più nero della pandemia per la nostra provincia. Il Bilancio sottolinea in particolare il grandissimo lavoro di squadra di un team multidisciplinare di funzionari che, durante il lockdown, ha continuato a fornire servizi online e a rispondere alle urgenti richieste di informazioni e assistenza delle imprese rispetto ai provvedimenti governativi e regionali, all’applicazione dei protocolli anti Covid e all’accesso a bandi e incentivi, e racconta il lavoro fatto con coraggio ed emozione dagli artigiani volontari insieme agli alpini per la realizzazione dell’ospedale alla Fiera di Bergamo.
Anche in questo “annus horribilis”, come hanno rilevato anche le autorità intervenute all’Assemblea, Confartigianato Imprese Bergamo ha dimostrato di essere un punto di riferimento affidabile, professionale e solidale per tutti gli associati e per il territorio.

Per scaricare il Bilancio Sociale CLICCA QUI

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