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Il domandone

Variante di Zogno: quando apre?

Dal 2011, troppe previsioni e promesse, senza contare i ritardi, l'insufficienza di fondi e i danni della natura. Sembra ormai questione di giorni, ma nessuno si sbilancia

Zogno. “Quando apre?”. Ormai la domanda ricorrente in Valbrembana è questa. Si parla ovviamente della Variante di Zogno che, dopo dieci anni, sembra ormai pronta per essere utilizzata.

Resta solo da capire quale sia la data ufficiale per il via e se ci sarà o meno un’inaugurazione.

Interrogativi che rimangono senza risposta (nessuno più si sbilancia più in dichiarazioni ufficiali), anche se ormai sembra questione di giorni. L’ultimo tassello mancante, a quanto pare, è la conferma del funzionamento dei sensori del sistema di sicurezza, che permettono di monitorare la situazione interna alle gallerie (gestito da remoto dalla ditta Spee srl de L’Aquila).

Due gallerie (Inzogno di 654 metri e Monte di Zogno di 2.211 metri) e due tratti a cielo aperto di 2.180 metri che, nei loro 4,3 chilometri complessivi, collegano la località Grotte delle Meraviglie con la località Madonna del Lavello.

In ogni caso, l’ultima parola spetta alla Provincia, titolare della strada e dei lavori: dopo aver depositato ai vigili del fuoco la segnalazione certificata di inizio attività, l’ente potrà dare il via all’apertura al traffico.

Nel frattempo, anche se prevale perennemente l’incertezza, i movimenti nella zona sono evidenti.

La Collini, società di Trento che ha ripreso i lavori nell’ottobre 2019, ha lasciato il cantiere esattamente due anni dopo. Gli uffici in via Locatelli, infatti, sono stati svuotati venerdì 8 ottobre. Uffici che venivano utilizzati da capocantiere e vari tecnici della società trentina, aperti però già nel 2011 dall’impresa Itinera di Tortona, alla quale erano stati affidati i lavori per la realizzazione della Variante.

Lavori per 44 milioni di euro, che non sono bastati: nel 2014, infatti, è arrivato lo stop a causa della mancanza di fondi. Poi, dopo un impegno da parte della Regione con altri 33,1 milioni e gestione ad Infrastrutture Lombarde, è stato dato l’incarico alla società trentina.

Società che, già a metà settembre, aveva consegnato in Provincia il verbale di fine lavori e il resto della documentazione. Adesso sembra manchino solo le conferme della formazione del personale della ditta Spee, che si occuperà di sorvegliare da remoto i sensori che controlleranno l’interno delle due gallerie. Poi dovrebbe essere tutto pronto.

Condizionale d’obbligo, visti i precedenti. Una costruzione a dir poco travagliata, quella della Variante di Zogno, che in Valbrembana si commenta costantemente tra il serio e l’ironico, perché in diversi, tra abitanti e amministrazioni, hanno più volte manifestato uno scontento dato dalla perenne incertezza che da sempre ha caratterizzato la costruzione dell’opera. Variante che comunque in molti ritengono fondamentale per decongestionare il traffico vallare, soprattutto nei periodi festivi.

variante di zogno

Incertezza perenne legata soprattutto ai continui imprevisti legati alla costruzione dell’opera.

In origine, i soldi non a sufficienza, poi i ritardi legati ai collaudi. Nel 2020, anche la pandemia ha obbligato i lavori ad uno stop di due mesi. Poi problemi legati all’impianto antincendio, la realizzazione di fondazioni per un muro di sostegno e, infine, lo scorso agosto, durante uno dei temporali che hanno creato diversi danni in valle, un fulmine ha distrutto una scheda di controllo nella zona degli impianti.

Dall’inizio dei lavori, in molti si sono prodigati in affermazioni e previsioni per la data di apertura (l’ultima indicata era quella del 30 giugno scorso), tutte poi immancabilmente smentite. Forse, per questo, nessuno ha più voglia di lanciarsi in previsioni. Tantomeno si parla di un’inaugurazione ufficiale: l’ipotesi più plausibile è che vengano tolti semplicemente gli sbarramenti agli ingressi per permettere l’accesso alle auto, senza alcun taglio del nastro.

L’importante, ora, è che si diradi questa nube continua di incertezza e che la Variante di Zogno si possa finalmente percorrere, sia per gli abitanti del territorio che devono spostarsi ogni giorno, ma anche per chi vuole trascorrere i propri fine settimana in Valbrembana.

In questo senso, trovano le prime conferme legate ad alcuni sviluppi di attività proprio sul territorio di Zogno (si è conclusa recentemente una gara per l’aggiudicazione di un complesso immobiliare in via Locatelli, a ridosso dell’ingresso sud della Variante, dove sembra possa essere costruito un nuovo punto vendita di un’importante catena legata all’alimentare), senza contare i benefici che le aziende della valle possono trarre da quest’opera.

Manca ancora una risposta però: la più importante.

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