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Il riconoscimento

Intesa Sanpaolo: Orobica Inerti tra le imprese vincenti di “ESG e Sostenibilità”

Il programma Imprese Vincenti si preoccupa di fornire strumenti per la crescita delle imprese. La Banca insieme ai propri partner mette a disposizione percorsi che aiutano ulteriormente le PMI ad affermarsi nel mercato interno e in quello internazionale, agendo su formazione, innovazione e digitalizzazione

Bergamo. Tra le 16 PMI vincenti che si presenteranno giovedì 21 ottobre durante la sesta tappa dedicata all’“ESG e Sostenibilità” dell’iniziativa di Intesa Sanpaolo “Imprese Vincenti” ci sarà anche l’azienda bergamasca Orobica Inerti che si è distinta come impresa strategica per aver adottato azioni di sostenibilità ambientale, sociale e di governance, ma anche di sicurezza per i propri dipendenti e di sviluppo della parità di genere.

Imprese Vincenti è il programma di Intesa Sanpaolo, che dal 2019 ha già accompagnato 264 aziende “vincenti” in percorsi di crescita e sviluppo, è in linea con l’iniziativa Motore Italia, lanciata a marzo 2021 e che mette a disposizione delle PMI lombarde 13 miliardi di euro di liquidità aggiuntiva per favorire investimenti sostenibili e rivolti alla transizione green ed ecologica, circular economy e inclusione sociale.

Novità di quest’anno, a conferma dell’impegno di Intesa Sanpaolo a sostegno delle imprese del nostro Paese, è che le 112 imprese selezionate e definite “vincenti” si presenteranno durante il digital tour organizzato in 8 tappe tematiche che evidenziano le strategie vincenti su cui puntano le pmi: Innovazione-R&S, internazionalizzazione, digitalizzazione, Esg e sostenibilità, filiere e territorio, agroalimentare e non profit.

Stefano Barrese
Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo

Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo: “La sostenibilità sta sempre più assumendo una dimensione economica per le imprese, da scelta etica è divenuta scelta di business. Le nuove generazioni di consumatori ricercano il valore della sostenibilità nel processo di produzione del prodotto, chi investe oggi nella lotta al cambiamento climatico e nell’economia sostenibile avrà domani un reale vantaggio competitivo sui mercati. È importante che le imprese italiane vadano in quella direzione. La pandemia ha ulteriormente rafforzato la domanda di investimenti che tengono conto di fattori ambientali, sociali e di governance e la spinta alla transizione green è tra i principali obiettivi del PNRR. Intesa Sanpaolo da tempo sensibilizza il mondo delle imprese, ha riservato 6 miliardi di euro per finanziare progetti di circular economy, ha attivato finanziamenti S-Loan Climate Change in collaborazione con Sace, ma anche S-Loan ESG e Diversity che incentivano investimenti di sostenibilità su tutte le tematiche ambientali, sociali, di governance e in favore della parità di genere”.

Più elementi convergono nel considerare il 2021 come l’anno delle aziende che – nonostante la pandemia – continuano ad investire, a puntare su leve come qualità e sostenibilità, a rispondere alla crisi con iniziative di profonda trasformazione, tanto da rappresentare uno stimolo al rilancio dell’economia italiana. Questa capacità di reazione all’emergenza Covid-19 ha, in molti casi, accelerato processi già in atto in tali aziende, che hanno da tempo fatto propri principi di etica green, attivato investimenti in innovazione di prodotto e di processo, avviato la trasformazione digitale. Sostenere questi processi già esistenti e incentivare nuove iniziative in tali direzioni rappresenta una necessità essenziale al rilancio più allargato e trasversale dell’economia italiana.

La sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) delle imprese accresce infatti il valore della loro competitività. Lo riconoscono le imprese, gli investitori, i clienti. Per questo motivo, oltre al plafond di 6 miliardi di euro per finanziare progetti di circular economy, Intesa Sanpaolo ha destinato uno stanziamento per gli S-Loans, la linea specifica di finanziamenti creati nel 2020 per supportare le iniziative delle imprese verso la transizione sostenibile con un meccanismo di premialità al raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità ad ampio spettro. Ad oggi sono già stati erogati oltre 2 miliardi di euro per le PMI.

Inoltre Intesa Sanpaolo, in partnership con Sace, ha recentemente lanciato S-Loan Climate Change, il primo finanziamento pensato per le PMI e le MID-Cap che intendono investire per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e ridurre il proprio impatto ambientale attraverso progetti per una trasformazione sostenibile. S-Loan Climate Change – iniziativa unica nel panorama bancario – abbinabile anche con la Garanzia Sace Green che consente finanziamenti fino a 20 anni, si inquadra nell’ambito del programma strategico Motore Italia che, lanciato
quest’anno, include investimenti per la transizione sostenibile, in coerenza anche con le linee guida del PNRR.

Giunto alla terza edizione, il programma Imprese Vincenti ha selezionato quest’anno 112 aziende concentrando l’attenzione sui fattori di successo delle PMI nel particolare contesto economico segnato dagli effetti della pandemia. Anche nella tappa dedicata a ESG e Sostenibilità vengono presentate 16 PMI vincenti: ALB (Sassari), CEP (Trapani), Comat Servizi Energetici (Torino), Diasen (Ancona), Ecoross (Cosenza), Ecozema (Vicenza), Lucy Plast (Perugia), Manifattura Italiana Cucirini (Verona), Mario Cucinella Architects (Bologna), NWG (Prato), Orobica Inerti (Bergamo), Progeva (Taranto), Rotocalco Mediterranea (Siracusa), Samorani (Forlì), Tecnostrutture (Venezia), Transpack (Padova).

Generico ottobre 2021

Dall’avvio di Imprese Vincenti, nel 2019, sono state quasi 10.000 le imprese coinvolte nelle candidature, con un trend crescente di adesione, a conferma della vivacità delle PMI e della voglia di partecipazione nonostante la fase di difficoltà connessa alla pandemia. Mentre l’edizione 2020 ha evidenziato la capacità delle imprese di gestire la fase di difficoltà e resistere alla crisi, Imprese Vincenti 2021 si concentra sul tema del rilancio e punta alla centralità del sistema delle imprese come motore della ripartenza del Paese.

Leve strategiche per questo obiettivo sono soprattutto quei fattori intangibili che rappresentano i driver della crescita del Paese, in linea con il Programma Motore Italia lanciato da Intesa Sanpaolo a marzo di quest’anno e riconducibili alle missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: capacità di innovare, digitalizzazione, sviluppo del capitale umano, progetti di transizione sostenibile, vocazione internazionale, legame con il territorio e capacità di sviluppare rapporti di filiera. A questi fattori si aggiungono i settori delle imprese non profit – sempre più fattore di coesione sul territorio e veicolo della finanza di impatto – e dell’agroalimentare, comparto prioritario sul PIL del Paese e la cui centralità nell’equilibrio socio-economico è apparsa ancor più determinante durante la crisi pandemica.

Il programma Imprese Vincenti si preoccupa di fornire strumenti per la crescita delle imprese. La Banca insieme ai propri partner mette a disposizione percorsi che aiutano ulteriormente le PMI ad affermarsi nel mercato interno e in quello internazionale, agendo su formazione, innovazione e digitalizzazione: confermata la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e i Partner Bain&Company, Elite, Gambero Rosso, Cerved e Microsoft Italia, a cui quest’anno si sono aggiunti Nativa, Circularity e Coldiretti.

Nella tappa dedicata a ESG e Sostenibilità, in particolare, hanno partecipato due i partner di progetto. Circularity, partner da questa edizione – società benefit e prima e unica piattaforma in Italia a mettere in rete tutti gli attori del processo di produzione, trasformazione e gestione degli scarti per avviare percorsi di economia circolare – fornirà alle “Imprese Vincenti” selezionate una prima valutazione del grado di integrazione della sostenibilità in azienda rispetto agli obiettivi dell’Agenda 2030 della Nazioni Unite, punto di partenza fondamentale per integrare la sostenibilità nella strategia di crescita aziendale e implementare processi di economia circolare nei cicli produttivi. Circularity propone alle imprese la propria consulenza per formulare un piano strategico di sostenibilità ed elaborare le relative azioni operative. La valutazione di sostenibilità è propedeutica alla pianificazione e alla realizzare di una transizione verso l’economia circolare.

Nativa è una Regenerative Design Company che supporta aziende leader in una radicale evoluzione attraverso l’integrazione di paradigmi rigenerativi nel proprio modello di business. È una delle aziende fondatrici del movimento B Corp in Europa e ha collaborato con il Senato per l’introduzione della legge per le Società Benefit.
In particolare, la collaborazione con Intesa Sanpaolo, che ha consentito anche la messa a punto delle linee di finanziamento S-Loan, consente alle imprese di essere guidate nella misurazione del proprio impatto sociale e ambientale tramite il Benefit Impact Assessment, robusto strumento utilizzato dalle B Corp e da più di 150.000 aziende su scala globale, e nell’adottare modelli di innovazione sostenibile, come la certificazione B Corp e l’adozione dello status giuridico di Società Benefit, nell’ottica di un miglioramento delle performance di business.

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