• Abbonati
Città creative unesco

Formaggi, prosciutti, tartufi e vino: la gustosa alleanza tra Bergamo, Parma e Alba

I tre sindaci Giorgio Gori, Carlo Bo e Federico Pizzarotti hanno firmato un protocollo per realizzare progetti e collaborazioni comuni coinvolgendo gli attori del settore

Bergamo. Alba, Bergamo e Parma ripartono dal cibo e dal patrimonio culturale enogastronomico: da oggi le tre città e i rispettivi territori costituiscono un unico grande distretto enogastronomico, un’alleanza per realizzare politiche comuni di valorizzazione e promozione internazionale dei tre territori.

Nella tarda mattinata di giovedì, nell’aula Giuristi in piazza Vecchia, i tre sindaci hanno spiegato l’importanza di questo sodalizio, per poi ufficializzarlo con la firma del protocollo.

Tre città che sono già accomunate dall’appartenenza al Network delle Creative Cities UNESCO strutturato in aree tematiche (Gastronomia, Letteratura, Design, Media Arts, Musica, Arti e Artigianato, Film) e ciascuna città aderisce scegliendo un ambito di riferimento, ma impegnandosi anche in attività e progetti transettoriali che coinvolgono i restanti settori. Per quello che riguarda la Gastronomia, in tutto il mondo sono circa 25 le città che possono fregiarsi di questo titolo, 3 (Bergamo, Alba e Parma appunto) nel nostro Paese.

Bergamo è entrata nella rete delle città Creative nel 2019, quando si è vista riconoscere il titolo per via della propria arte casearia e della produzione di formaggi: è infatti l’unica provincia italiana ed europea con 9 D.O.P. casearie: Bitto, Formai de Mut dell’Alta Val Brembana, Grana Padano, Gorgonzola, Taleggio, Provolone Valpadana, Quartirolo Lombardo, Strachitunt, Salva Cremasco.

La firma al protocollo che ha dato vita al Distretto è avvenuta nella giornata di oggi, giovedì 21 ottobre, nella Sala dei Giuristi del palazzo della Ragione di Bergamo Alta, alla presenza dei Sindaci delle tre città, Carlo Bo per Alba, Giorgio Gori per Bergamo, Federico Pizzarotti per Parma.

 

Distretto gastronomico delle città creative unesco

 

Il primo cittadino di Bergamo ha parlato di dialogo e di collaborazione attiva per la promozione delle reciproche specialità gastronomiche: i f0rmaggi per la nostra provincia, il tartufo e i vini delle Langhe per Alba, il Parmigiano e il prosciutto crudo per Parma. “Miriamo al coinvolgimento degli attori del settore, delle associazioni di categoria, degli istituti di formazione, perché crediamo che la loro collaborazione, sia con le istituzioni che tra di loro, possa trasformarsi in iniziative davvero interessanti per questo progetto. Non solo, le porte sono aperte anche alle altre città che decideranno di puntare sui loro prodotti enogastronomici come simbolo di eccellenza”.

Carlo Bo, sindaco di Alba ha sottolineato l’importanza “di promuovere le nostre specificità in un contesto globale. Il turismo enogastronomico è un volano interessante anche per far conoscere le bellezze artistiche, culturali e paesaggistiche delle nostre realtà”.

Concorda il sindaco di Parma Federico Pizzarotti: “L’elemento positivo del network è che si punta tutto sulla collaborazione e non sulla competizione. Ci si aiuta, si costruisce insieme, si realizzano progetti condivisi e concreti. Ciò che ci auguriamo è che la nostra alleanza possa stimolare anche le città del Sud Italia a fare altrettanto, considerate le eccellenze gastronomiche che caratterizzano tutto il nostro Paese”.

Oltre a consolidare il ruolo delle Città Creative UNESCO italiane all’interno del Network e sviluppare forme di collaborazione tra le città della rete UCCN, i tre territori si promuoveranno come un’unica, allargata destinazione turistica. Alba, Bergamo e Parma parteciperanno insieme a bandi nazionali e internazionali, alle fiere turistiche e agli eventi culturali ed enogastronomici previsti nei rispettivi territori e si impegnano a creare un calendario condiviso di eventi da proporre in Italia e all’estero.

Il primo evento dopo la firma del protocollo si terrà venerdì all’interno del monastero di Astino, dove è in programma un summit internazionale del Network Creative Cities Unesco. Il titolo sarà “Ricordare il futuro” e vuole essere un’esortazione a guardare avanti con speranza, ma al tempo stesso a ricordare l’eredità della storia e delle tradizioni, base della nostra identità futura. L’obiettivo del summit è offrire prospettive e soluzioni originali rispetto agli scenari della competizione internazionale.

La firma, tra l’altro, che cade in un fine settimana particolare per la città di Bergamo: in questo week end, infatti, si svolge anche la manifestazione di promozione dell’arte casearia bergamasca “Forme”.

 

Distretto gastronomico delle città creative unesco
Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI