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Confai Bergamo

Proposta ismea

Cresce il dibattito in materia di danni climatici

Cattaneo (Direttore Confai): È prioritario avanzare con determinazione verso l'elaborazione di un piano strategico per la gestione del rischio in agricoltura

“In vista della prossima programmazione UE 2023-2027 in materia di politica agricola comune è essenziale porre al centro del dibattito politico-istituzionale il tema della gestione del rischio in agricoltura, con un’attenzione particolare alle modalità necessarie per fronteggiare le conseguenze dell’emergenza climatica”: così il presidente di Confai Bergamo e Confai Lombardia, Leonardo Bolis, ha commentato le proposte avanzate da ISMEA al ministero delle Politiche Agricole in riferimento alle tecniche di risk management, elaborate dall’Istituto a partire da un’ampia indagine sull’offerta assicurativa pubblicata lo scorso anno.

Il rinnovato sforzo di ISMEA prende le mosse dalle vicende climatiche avverse con cui le aziende agricole devono confrontarsi ripetutamente. “Purtroppo anche nelle zone temperate o con clima continentale – osserva Bolis – stiamo sopportando da tempo le emergenze legate ad una progressiva tropicalizzazione del clima, con conseguenze assai negative sulle operazioni di semina, sviluppo e raccolta nella maggior parte dei comparti produttivi, dalla vitivinicoltura all’ortofrutta, dal settore florovivaista ai seminativi”.

Tra le contromisure da adottare in campo – fanno notare i tecnici di Confai – occorre sicuramente dare sempre più spazio alle cosiddette lavorazioni minime: si tratta di tecniche altamente eco-compatibili che, evitando arature profonde e ripetuti passaggi sui terreni, permettono di realizzare in forma più agile le necessarie operazioni colturali anche quando le condizioni climatiche risultano particolarmente ostili”.

“Ad ogni modo – puntualizza il direttore di Confai, Enzo Cattaneo – è prioritario avanzare con determinazione verso l’elaborazione di un piano strategico per la gestione del rischio in agricoltura. A questo proposito guardiamo con interesse all’ipotesi formulata da ISMEA circa l’istituzione di un fondo di mutualità nazionale (“MeteoCAT”), concepito con l’obiettivo di offrire alle aziende agricole maggiori livelli di garanzia rispetto ai rischi climatici su tutto il territorio nazionale”.

 

Foto di M. Erskine (Unsplash)

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