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A castelli calepio

Trasloco della scuola, ancora battaglia sulle date

Il sindaco Benini: "I bambini entreranno al massimo il 28 ottobre". Meno fiducioso il dirigente scolastico: "Si rischia di slittare a dopo Natale"

Castelli Calepio. Non c’è tregua sulla questione della scuola primaria di Cividino, e a tratti si fatica a stare al passo con le dichiarazioni che si leggono sull’argomento.

A fine settembre il sindaco aveva assicurato che i lavori fossero terminati e mancassero soltanto alcuni documenti, e che quindi avrebbe provato ad organizzare il trasloco – dall’Auditorium di Tagliuno, che da settembre del 2020 ospita i bimbi della Enrico Fermi, alla primaria di Cividino – per far rientrare gli alunni nella loro scuola lunedì 18 ottobre.

Ad oggi, tuttavia, lo stesso Giovanni Benini deve ritrattare: i documenti (sembra quelli relativi all’agibilità e all’antincendio) mancano ancora. La previsione quindi slitta di nuovo e questa volta al 25 ottobre. “I lavori sono finiti, mi assumo la responsabilità di quello che dico. Manca solo un documento essenziale. Lunedì si faranno le pulizie e per il 25 entreranno, al massimo il 28”.

La data però sembra difficile da rispettare stando al dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Castelli Calepio, Silvestro Marotta, secondo il quale potrebbe volerci più tempo. “Aspettiamo fiduciosi il 19 ottobre. Ma dal momento dell’arrivo delle carte ci vorrebbero quindici giorni per organizzare il trasloco. Una prima settimana per analizzare la documentazione ed effettuare i sopralluoghi, e i restanti giorni per convocare il Consiglio d’istituto”.

Sì, perché bisognerà poi modificare il calendario scolastico. “Per fare il trasloco servono almeno 4 giorni: un sabato, una domenica più un lunedì e un martedì in cui i ragazzi non potrebbero andare a scuola. Quindi il Consiglio, che deve essere indetto con almeno cinque giorni di preavviso, deve rimodulare il calendario per recuperare i giorni persi”.

E così, dal calcolo del dirigente Marotta, ipotizzando che tutta la documentazione arrivi davvero per il 19 ottobre, gli alunni potrebbero rientrare alla Enrico Fermi verosimilmente intorno al 3 novembre. Sperando che non ci siano più ritardi, altrimenti l’avvicinarsi delle vacanze natalizie potrebbe porre ulteriori questioni: “Se si arriva oltre la metà di novembre diventa un controsenso fare il trasloco per venti giorni di scuola”.

Intanto i disagi per i bambini della Enrico Fermi si trascinano. “È chiaro che la cosa più impegnativa è il trasporto, perché arrivare ogni giorno all’Auditorium in autobus è uno stress ulteriore per gli alunni. E lo stesso auditorium, per quanto l’amministrazione abbia fatto un lavoro straordinario per renderlo funzionale, è pur sempre uno spazio riadattato.

Perciò i problemi vanno banalmente dai bagni che non sono pensati per essere utilizzati da bambini alle finestre sprovviste di tende che abbagliano, ma anche al fatto di non avere un cortile abbastanza grande per l’intervallo e una palestra per l’attività motoria”.

Il preside concorda infine con Benini sulla lentezza dei lavori. “Il problema è che ad oggi nessuna delle scadenze è stata rispettata. Non tutti i ritardi sono imputabili all’amministrazione. È da aprile che facciamo sopralluoghi mensili, ci veniva sempre garantito che alla fine del mese avremmo trovato grandi cose, ma ogni volta si è andato rimandando”.

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