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Il festival

I vincitori di cortoLovere special edition

“Miglior cortometraggio” “Miglior documentario”: 652 miles = 0 (or wonderful convenience of video calling) di Giulio Gobetti

Lovere. Si è concluso sabato 9 ottobre, con la serata di gala e cerimonia di premiazione al teatro Crystal il 23° cortoLovere Festival Internazionale di Cortometraggi Special Edition 2021 per la direzione artistica di Gianni Canova.

Un’edizione che modifica, esclusivamente per quest’anno, la consolidata struttura della manifestazione e le categorie dei premi, che non sono divise come d’abitudine per generi cinematografici ma focalizzate sul tema della vita sotto pandemia nelle sezioni del concorso. A ognuna delle categorie va un premio in denaro di  1.000 euro.

Tra le 13 opere finaliste la Giuria ufficiale del concorso della 23ª edizione di cortoLovere composta dallo sceneggiatore Nicola Guaglianone (presidente), dall’attrice Anita Caprioli e dalla regista Paola Randi ha assegnato i seguenti premi:

Premio “Miglior cortometraggio” e Premio “Miglior documentario”

652 miles = 0 (or wonderful convenience of video calling) di Giulio Gobetti (2021, 3”)

MOTIVAZIONE: Per aver fotografato con ironia e sensibilità un momento privato che appartiene a tutti noi. Dove tutti possiamo riconoscerci, dimostrando come nel nostro piccolo quotidiano risuonano sentimenti universali.

SINOSSI: In tempi di quarantena le distanze vengono come parificate: durante il lockdown, le 652 miglia che separano la casa londinese del regista da quella della nonna a Verona divengono invalicabili tanto quanto la manciata di metri che separano gli italiani dai loro vicini, amici e parenti.

652 miles cortolovere

 

Premio “Miglior corto di finizione e immaginazione”

How to cope with covid di Ernesto Paganoni e Stefano Paganoni (2020, 1’12”)

MOTIVAZIONE: Quando chiesero a Hubert Selby Jr come avesse fatto a scrivere Ultima fermata a Brooklyn in 28 notti rispose “perché mi sentivo un grido in cerca di una bocca”, How to cope with covid è stata la bocca che ha dato voce al nostro grido, a un sentimento universale: il Covid ha rotto il…!

SINOSSI: Da bergamaschi uno sfogo personale nei confronti del virus che stava colpendo Bergamo durante la prima ondata in un modo così grave e violento. Siamo partiti dall’audio di una celebre sequenza di Aldo Baglio per coprire il virus di insulti e massacrarlo di botte.

Premio “Miglior corto che racconta scenari distopici o immaginari”

Untimed: a lockdown tale di Fabio Reitano (2020, 3’28”)

MOTIVAZIONE: Per aver mostrato con grande maestria e senso estetico il vivere quotidiano dove anche una vecchia casa diventa un luogo di scoperta.

SINOSSI: Il lockdown ha isolato milioni di persone, ognuno chiuso nella sicurezza delle mura domestiche, ognuno in cerca di una via d’uscita.

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