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Le reazioni

Tutti assolti al processo Ubi, Bazoli: “Vita sconvolta per 7 anni per un’accusa infondata”

Lacrime di gioia per Giuseppe Bana, difensore dell'altro grande protagonista, Emilio Zanetti: "Non meritava questo trattamento"

Bergamo. Si è chiuso venerdì sera con una lunga serie di assoluzioni per i trenta imputati e una sola condanna il processo Ubi, quella di Franco Polotti a 1 anno e 6 mesi per una vicenda secondaria. La sentenza del giudice Stefano Storto è arrivata dopo una camera di consiglio di 10 ore e una vicenda giudiziaria iniziata nel 2014.

Il primo a commentare il verdetto è stato il principale imputato, Giovanni Bazoli, accusato dalla procura di Bergamo di ostacolo alle autorità di vigilanza (Banca d’Italia e Consob) e di influenza illecita sulle decisioni dell’assemblea che portò alla nascita di Ubi nel 2013: “Apprezzo grandemente la professionalità e l’indipendenza dimostrata dal Tribunale di Bergamo che ha emesso questa sentenza che fa onore alla magistratura – le parole del banchiere bresciano di 88 anni, che non era presente in aula, attraverso il proprio legale Stefano Lojacono – . Resta però inaccettabile che la vita di incensurati cittadini e stimati professionisti e imprenditori sia stata sconvolta per sette anni da una vicenda giudiziaria basata su un’accusa totalmente infondata”.

Lacrime di gioia per Giuseppe Bana, difensore dell’altro grande protagonista, Emilio Zanetti, presidente di Bpu ai tempi della fusione con la Banca Lombarda di Bazoli finita al centro dell’inchiesta: “Ci è voluto un po’ di tempo, ma il tribunale ha completamente distrutto l’impostazione accusatoria. Forse questo processo non sarebbe dovuto mai nascere. Una persona come Zanetti non meritava di essere trattata così”.

Soddisfatto anche Francesco Centonze, legale di Intesa Sanpaolo insieme alla professoressa Paola Severino: “Miglior risultato banca poteva ottenere. Le nostre argomentazioni hanno trovato riscontro, non possiamo che esserne felici”.

“Il Tribunale di Bergamo, con paziente ascolto e attenta lettura dei numerosi documenti, ha respinto la erronea ricostruzione dei fatti sostenuta dal pm –  ha commentato Armando Santus, presidente Fondazione Ubi – e ha ritenuto infondata la richiesta di condanna, nel mio caso, oltretutto, incongrua anche per ragioni temporali essendo stato nominato nel 2021. Ringrazio l’avvocato Chicco Mastropietro e tutti i difensori che, con grande professionalità, hanno concorso a smontare la tesi del pm, priva di ogni e qualsiasi fondamento, anche giuridico”.

Di tono diverso le dichiarazioni del procuratore capo Antonio Chiappani, bresciano come Bazoli, che ha ascoltato la lettura della sentenza a fianco del pm Paolo Mandurino (subentrato a processo avviato al collega Fabio Pelosi): “Le sentenze non si commentano, o si accettano o si impugnano”.

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