Dopo il caso dei sacerdoti delle parrocchie di Ambivere, Mapello e Valtrighe, don Alessandro Nava, don Emanuele Personeni e don Andrea Testa, promotori del documento intitolato “Covid-19, i conti non tornano”, pieno di riferimenti alla “vaccinazione sperimentale” e un appello a raccogliere fondi in favore di chi non vuole vaccinarsi e ha bisogno dei tamponi, interviene il vescovo di Bergamo, Monsignor Francesco Beschi, con un comunicato in cui sottolinea l’importanza delle vaccinazioni:
“Facendo seguito a situazioni di sconcerto createsi nelle Parrocchie di Mapello e Ambivere in relazione ai comportamenti da tenersi per garantire la sicurezza sanitaria dei fedeli che partecipano alla vita di tali comunità – le parole del vescovo Beschi – , riconducibile al contagio da Covid-19, ribadisce le indicazioni diocesane dettate a questo riguardo nel corso di questo anno e rinnova l’appello alla vaccinazione così come sostenuto da Papa Francesco, dalla Conferenza Episcopale Italiana e da quella lombarda.
Si tratta di una indicazione che richiede di tradursi, come obbligo morale, e per quello che è previsto, di obbligo legale, in comportamenti coerenti, dettati da uno spirito di sintonia ecclesiale e di responsabilità da parte di coloro che rivestono compiti di guida nelle comunità.
Il sito della Diocesi riporta le indicazioni elaborate in sintonia con l’Osservatorio Giuridico delle Diocesi Lombarde, ribadendo che queste linee sono da considerare lo strumento operativo per la diocesi di Bergamo, che tutti (comunità, gruppi e singoli), nelle diverse modalità di impegno e di appartenenza, sono chiamati a mettere in atto per il bene personale, ecclesiale, sociale”.
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