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Sabato 9 ottobre

San Giovanni Bianco: presidio a Bergamo per l’ospedale

Organizzato dal Comitato Ospedale Vivo contro i tagli ai servizi del presidio ospedaliero della Valle Brembana

San Giovanni Bianco. “Manifestare per la salute è un dovere civico”. Con questo slogan continuano le iniziative del comitato Ospedale Vivo, nato per evitare il depotenziamento del presidio ospedaliero di San Giovanni Bianco.

Anche dopo l’incontro in Prefettura del 21 settembre scorso (tra la direzione dell’ospedale Papa Giovanni e alcuni sindaci della Valle Brembana, nel quale è stata proposta l’apertura di un tavolo tecnico sulla questione), i rappresentanti del comitato non vogliono che il problema venga messo in secondo piano.

È stato organizzato, quindi, per sabato 9 ottobre, un presidio vicino all’ingresso del Papa Giovanni. “Non vogliamo lasciare cadere la questione – spiega Franco De Pasquale, membro del comitato -. Per questo, abbiamo organizzato un pullman, in partenza dall’ospedale di San Giovanni Bianco alle 8.30, per radunare poi i manifestanti all’esterno dell’ospedale Papa Giovanni XXIII”.

L’invito è rivolto a tutti, sia istituzioni (annunciata anche la presenza del consigliere regionale Niccolò Carretta) sia abitanti della Valle Brembana: sono previste fermate anche al municipio di San Pellegrino (8.40), alla stazione di Zogno (8.45) e alla fermata dell’autobus a Sedrina (8.50). “Sappiamo tutti che l’ospedale di San Giovanni Bianco è un ospedale di base e, come tale, deve poter fornire tutti i servizi previsti per queste strutture. Nessuno chiede reparti di eccellenza, ma almeno quelli necessari per un servizio basilare. Vorremmo vengano rivisti poi anche gli orari d’accesso, non può essere aperto solo fino alle 17.30 e poi essere chiuso anche sabato e domenica”.

Gli esponenti del comitato Ospedale Vivo tengono poi a precisare che il tema dei servizi depotenziati non può essere ricondotto solo ad una mera questione di numeri. “Vengono calcolati solo gli abitanti, non i villeggianti che raggiungono i nostri paesi nei fine settimana e durante le vacanze – spiega De Pasquale -. Con tutti i servizi presenti, poi, dubito che gli abitanti della Valle Brembana preferiscano spostarsi fino a Bergamo anziché rimanere a San Giovanni Bianco. Il calo delle utenze si manifesta solo a fronte di un calo dei servizi”.

Quello del presidio all’esterno dell’ospedale di Bergamo è però solo un primo passo del Comitato Ospedale Vivo, che ha intenzione di utilizzare ogni canale disponibile affinché l’ospedale di San Giovanni Bianco venga salvaguardato. “Provvederemo anche noi a consultare alcuni tecnici e vedremo se sarà il caso di agire per vie legali – conferma De Pasquale – . Non vogliamo lasciare nulla di intentato per far valere i nostri diritti. Siamo già in contatto con un tecnico ed un avvocato pronti ad aiutarci: se sarà necessario, spiegheremo le nostre ragioni anche tramite relazioni apposite e faremo un esposto alla Procura della Repubblica. Adesso però proseguiamo un passo alla volta”. Nessuna menzione, invece, per quanto riguarda l’aspetto politico della questione: “La politica ci interessa poco – spiegano i rappresentanti del comitato – . Abbiamo comunque la vicinanza dei sindaci della Valle Brembana: per il resto, i colori non ci interessano. Ci muoviamo tutti insieme verso un obiettivo comune”.

presidio ospedale

 

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