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Bergamo

Ribolla e 170 residenti chiedono la riapertura del parco Caprotti

Disappunto per la decisione di chiudere al pubblico anche quest’anno tutta l’area del parco per 10 mesi (1 settembre - 30 giugno) per consentire al plesso scolastico di via Pradello di usufruirne in modalità esclusiva.

Bergamo. Sono state raccolte e protocollate al comune di Bergamo 170 firme dei residneti nella zona per chiedere la riapertura a tutti del parco Caprotti che oggi è riservato soltanto ad alunni e docenti di una scuola. A sostenere i firmatari della petizione il consigliere della Lega Alberto Ribolla con una interrogazione al sindaco.

Il Parco Caprotti, spiega Ribolla, racchiuso tra il complesso scolastico di via Pradello ed il Condominio la “Residenza dell’Olmo”, il grande complesso abitativo di via Verdi, è una delle pochissime oasi di verde nel centro di Bregamo: un piccolo gioiello di natura e arte a cui tutti dovrebbero poter accedere.

Questo anche considerando che diversi abituali frequentatori del parco (persone anziane, mamme con bambini piccoli, lavoratori in cerca di un po’ di relax in pausa pranzo, cittadini del centro), oltre che i condomini, hanno espresso disappunto per la decisione di chiudere al pubblico anche quest’anno tutta l’area del parco per 10 mesi (1 settembre – 30 giugno) per consentire al plesso scolastico di via Pradello di usufruirne in modalità esclusiva.

È  senz’altro chiaro che a tutti sta a cuore la salute dei bambini, spiega Ribolla, “ma in questo caso il sacrificio che viene chiesto a chi rimane escluso (compresi i bambini che non frequentano detta scuola) sembra sproporzionato rispetto all’utilizzo che ne viene fatto, sia in termini di numero di utenti in rapporto all’area, che in termini di tempo di effettivo utilizzo. Difatti, tutti i giorni è possibile constatare che il parco è frequentato da un numero esiguo di bambini rispetto alle dimensioni del giardino e rimane completamente vuoto per la maggior parte della giornata; lo sarà a maggior ragione nei prossimi mesi di stagione fredda”.

Il consigliere sottolinea anche come negli anni scorsi, gli alunni del plesso di via Pradello abbiano tranquillamente frequentato il parco nell’ora di ricreazione, di intervallo o per occasionali lezioni all’aperto, in armonia con il resto dell’utenza. La sicurezza per i bambini può essere garantita con una maggiore e più adeguata sorveglianza, non con una disposizione così drastica, parziale e
penalizzante.

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