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Adrara san martino

Nuova vita per Capoferri serramenti: grandi commesse e rapporto diretto con le archistar

Firmati contratti per interventi al parco del Colosseo, palazzo Portinari e Salone del 500 di Palazzo Vecchio a Firenze e, ancora dell’hospice Seragnoli di Bologna progettato da Renzo Piano e il Museo Etrusco-Fondazione Rovati di Mario Cucinella a Milano

Adrara San Martino. Capoferri serramenti, realtà storica di Adrara San Martino che negli anni ha saputo consolidarsi come un punto di riferimento nella serramentistica per le archistar mondiali, esce con anticipo dalla procedura ex 182bis e getta le basi per una nuova stagione di sviluppo.

L’azienda ha infatti recentemente varato il nuovo piano industriale che si pone l’obiettivo di raggiungere un fatturato di 35 milioni di euro entro il 2025, raddoppiando il giro d’affari attuale (era di circa 18 milioni nel 2019, cui ha seguito una contrazione del 15% a causa del fermo cantieri e del fermo produzione legato alla pandemia) e crescendo del 35% anno su anno che già registrava prima della pandemia.

Le “traversie” finanziarie dell’azienda di Adrara erano iniziate lo scorso 2014 in seguito all’ingresso del Gruppo nel settore dell’oil&gas, caratterizzato da una forte ciclicità, che aveva intaccato la solidità patrimoniale.

“Abbiamo deciso di uscire anticipatamente dalla procedura ex 182 bis e trovare accordo con le banche – la cui data di scadenza era stata fissata per giugno del 2022, pagando interamente il debito. Si trattava di un elemento di appeal commerciale importante, soprattutto a livello internazionale” ha dichiarato Francesco Capoferri che, insieme a Paolo, Luca e al padre Sergio, è alla guida della società e rappresenta la quinta generazione in azienda.

Una delle leve del nuovo piano strategico sarà l’espansione nel mercato nordamericano. La società ha iniziato ad approcciarlo, in modo diretto, creando una filiale in loco e uno showroom agli Hamptons. L’obiettivo è di inaugurarne altri due sul territorio USA. Altro mercato di riferimento è quello inglese; nel mirino ci sono poi Hong Kong e un consolidamento della presenza in Russia.

Il modello di business dell’azienda prevede il coinvolgimento in grandi commesse, grazie al rapporto diretto con i grandi architetti: da Renzo Piano a Michele De Lucchi, Norman Foster, David Chipperfield e Mario Cucinella tra gli altri.

All’interno di questo quadro di mercato, l’Italia mantiene un peso ancora rilevante sul giro d’affari, pari a circa il 30%, quota che nei piani dell’azienda dovrebbe mantenersi inalterata anche con il nuovo piano industriale.

“La maggiore parte delle opportunità – spiegano i fratelli Capoferri – arriva dal mercato delle ristrutturazioni. Si tratta di interventi di alto livello che riguardano il patrimonio architettonico italiano. In questo momento stiamo per esempio fornendo serramenti alla Domus Tiberiana al parco del Colosseo, stiamo lavorando per il palazzo Portinari e per il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze”.

Recentemente l’azienda di Adrara ha siglato contratti per il progetto dell’hospice Seragnoli di Bologna firmato da Renzo Piano e il Museo Etrusco – Fondazione Rovati di Milano di Mario Cucinella.

L’azienda punta a beneficiare di una ripresa post pandemica che, nel giudizio della proprietà, è già tangibile nei principali cantieri internazionali, soprattutto in Nordamerica e nel Regno Unito.

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