Morterone (Lecco). È stata una lotta all’ultimo voto, è non è un modo di dire. A Morterone, nel Comune più piccolo d’Italia, Dario Pesenti, 58 anni, avvocato, ha vinto con tre voti di scarto su Andrea Grassi, 32 anni, bergamasco di Villa d’Adda, candidato del partito Gay per i diritti Lgbt +, che si è fermato a 9 preferenze. Pesenti ne ha raccolte 12. Alle urne, in totale, si sono recate 22 persone: l’81,48% degli aventi diritto.
Nella vicenda – già molto curiosa – c’è però un piccolo giallo. Grassi ha già annunciato l’intenzione di fare ricorso al Tar. Il motivo? La lista del neo eletto sindaco era stata ammessa in extremis dalla commissione elettorale dopo essere stata depositata in ritardo per un fraintendimento. In pratica, Pesenti si era presentato nel palazzo municipale di Morterone, ma gli uffici sono a Ballabio, 12 chilometri di tornanti più a valle.
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