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L'iniziativa

I mercoledì di Sant’Agata, un nuovo progetto dell’Isrec

Isrec ha deciso di rivoluzionare la sua quotidianità di lavoro e, a partire da mercoledì 6 ottobre e fino alla chiusura della mostra (30 novembre), trasferisce ogni mercoledì la propria attività a Sant’Agata. Si tratta di affermare con la propria presenza la necessità di prendersi cura di un luogo, contribuendo a farlo conoscere alla collettività e a radicarlo nella sua sensibilità

Bergamo. Nel cuore di Città Alta, lungo la via familiarmente chiamata dai bergamaschi “corsarola”, sorge il complesso di Sant’Agata, imponente edificio che dall’esterno, con i suoi possenti e alti muri perimetrali e il suo sviluppo su più livelli, può sembrare un fortino: è stato per quasi duecento anni convento e per altrettanti carcere giudiziario della città e, dal 1980, adibito a vari usi.

Oggi il luogo è in piena trasformazione. La ristrutturazione compiuta da “Il circolino” ha riportato alla luce la memoria del convento teatino attraverso la riscoperta e il restauro degli affreschi. E se Ex-Sa con il progetto Ba.be.Le rende vivo lo spazio che tanti bergamaschi hanno conosciuto come sede della circoscrizione, la convenzione tra Comune, Isrec e Maite ha fatto emergere la memoria di Sant’Agata in quanto carcere e sollecitato l’attenzione su un periodo, gli ultimi venti mesi della Seconda guerra mondiale, attraverso lag pubblicazione della ricerca Se quei muri potessero parlare (Il filo di Arianna 2020) e la mostra Se quei muri, da giugno allestita nell’ultimo corridoio rimasto come era quando il carcere si è trasferito in via Gleno.

Non era chiaro il destino che questo corridoio avrebbe avuto nella ristrutturazione complessiva del complesso, ma grazie al sostegno della Fondazione della Comunità bergamasca, degli Istituti educativi, del Comune di Bergamo e alla generosità e alla tenacia della signora Maria Teresa Pugno Vanoni Fiocchi, di socie e soci di Isrec e di Maite intorno a questo spazio si è aperto un cantiere di studio e di riflessione.

Oggi il lavoro e l’impegno per raccontare la storia del carcere durante la Seconda guerra mondiale e dei suoi detenuti e delle sue detenute, vittime della repressione nazifascista, hanno imposto Sant’Agata come luogo di memoria imprescindibile delle città, di fronte a cui la curiosità della collettività e l’attenzione delle autorità non sono mancate.

I mercoledì di Sant’Agata

Convintamente impegnato e mobilitato per la salvaguardia del luogo, Isrec ha deciso di rivoluzionare la sua quotidianità di lavoro e, a partire da mercoledì 6 ottobre e fino alla chiusura della mostra (30 novembre), trasferisce ogni mercoledì la propria attività a Sant’Agata. Si tratta di affermare con la propria presenza la necessità di prendersi cura di un luogo, contribuendo a farlo conoscere alla collettività e a radicarlo nella sua sensibilità.

Durante la pandemia, quando la nostra città era deserta, abbiamo progettato il sito www.memoriaurbana.it per riabitare di storie le nostre vie e le nostre piazze e per non dimenticare che imparare a mettere il proprio corpo dentro la storia, rifuggendo indifferenza, passività e cinismo, è un’eredità preziosa degli uomini e delle donne che hanno fatto la Resistenza e hanno immaginato un paese libero dalla violenza, dal razzismo e dalla guerra fascisti.

Questo spirito è alla base anche dei mercoledì di Sant’Agata: la presenza di Isrec nell’ex carcere, nel cuore di città alta, è un modo per riaffermare la storia e le storie che vogliamo condividere con la nostra comunità e renderle patrimonio da salvaguardare e curare nelle loro tracce materiali. È così che dal 6 ottobre, ogni mercoledì, l’attività di Isrec in via Tasso si ferma e, poiché siamo consapevoli dello sforzo che chiediamo ai nostri utenti, vogliamo ribadire con forza che i mercoledì di Sant’Agata nascono come volontà di aprire un dibattito collettivo sulla presenza della storia degli uomini e delle donne dell’antifascismo e della Resistenza nella costruzione dell’identità cittadina. I servizi che trasferiamo a Sant’Agata diventano le fondamenta di un cantiere di memoria che si apre alla città e chiama cittadini e cittadine ad una partecipazione attiva.

Le collaboratrici e i collaboratori che si occupano della didattica hanno preparato le visite e i laboratori che si proporranno alle scuole: ogni mercoledì mattina offriremo alle scuole delle visite guidate gratuite a cui ciascuna scuola potrà decidere se aggiungere anche un laboratorio da svolgersi in loco (attività a pagamento).

Anche la biblioteca, pur garantendo il servizio di prestito a distanza, si trasferisce: i libri sono fondamentali nella costruzione dell’immaginario di una collettività e ogni mercoledì la nostra biblioteca offrirà la possibilità di trovare nell’ex carcere una scelta di testi noti e meno noti della letteratura resistenziale e concentrazionaria. Non si tratta di mirare all’esaustività, ma di essere volutamente parziali e far trovare i testi che amiamo al visitatore così da poterli sfogliare dentro il carcere, in una cella o nel corridoio o ancora in eco alle citazioni che la mostra propone.

Il pomeriggio a fianco delle visite, che in collaborazione con Ex-Sa sono sempre garantite anche il sabato e la domenica, Isrec curerà l’organizzazione di incontri settimanali in cui la storia e le storie passate per Sant’Agata diventano grimaldello per approfondimenti tra passato e presente, tra ricerca storica e sperimentazione artistica, tra dialogo intergenerazionale e confronto con realtà nazionali e internazionali.

Il programma non è volutamente chiuso perché il sogno è di poterlo definire nel dialogo con il luogo e con il pubblico dei mercoledì avviando una programmazione veramente partecipata.
Iniziamo mercoledì 6 ottobre con Incontriamoci a Sant’Agata (ore 17/19) per presentare al pubblico i mercoledì, continuiamo il 12 ottobre con Sant’Agata per le scuole (ore 16/18) con una presentazione/corso di formazione per i docenti e continueremo insieme a costruire il programma che potrete trovare sui canali social di Isrec e Ex-SA.

Alla vigilia dell’avvio dei Mercoledì di Sant’Agata la sfida è fare della storia degli uomini e delle donne dell’antifascismo e della Resistenza un’occasione di incontro, condivisione e immaginazione dentro la nostra collettività.

Per informazioni e/o prenotazioni www.exsa.it – biblioteca@isrec.it – isrec fb – tel. 035238849

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