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Bergamo

Palazzo della Libertà: “Pronto per Bergamo e Brescia capitali della cultura”

Lo annunciano i parlamentari dem Misiani, Carnevali e Ciagà

Bergamo. Buone notizie a seguito della lettera inviata il 27 agosto 2021 dai parlamentari bergamaschi Elena Carnevali, Antonio Misiani e Leyla Ciagà e dalla risposta formale ricevuta il 1° ottobre.

Vi è piena consapevolezza dell’importanza del recupero dei tempi di intervento e del superamento dello stato di abbandono dei lavori affinché il Palazzo della Libertà, opera di pregio del Novecento bergamasco, sia pronto per l’appuntamento del 2023 di Bergamo-Brescia Capitali italiane della Cultura.

In questa prospettiva, l’Agenzia del Demanio, d’intesa con il provveditorato, ha confermato la volontà e l’impegno di fare da stazione appaltante per la progettazione e la realizzazione delle attività sulle facciate e di messa in sicurezza e a norma del Palazzo.

L’affidamento delle attività di progettazione avverrà nel mese di novembre, la conclusione della progettazione esecutiva per il consolidamento delle facciate, utile per procedere all’appalto delle opere, entro giugno 2022, anticipando così l’esecuzione dei lavori.

Da subito si provvederà alla bonifica delle aree al piede dell’edificio a garanzia dell’incolumità ed è stata avviata la progettazione per la messa a norma e le opere di manutenzione straordinaria.

Rimane in carico al Provveditorato l’opera di impermeabilizzazione delle coperture del tetto, poiché è già oggetto di specifico contratto.

Per l’affidamento dei lavori previsti per giugno 2022 sarà necessario reperire le risorse finanziarie per la realizzazione degli interventi

Tra le soluzioni possibili l’Agenzia si è impegnata a richiedere di inserire nel proprio piano di investimenti l’intervento complessivo.

“Arrivare pronti all’appuntamento di Bergamo-Brescia Capitali italiane della Cultura – ricordano i parlamentari dem – è un obiettivo di fondamentale importanza. Ringraziamo moltissimo l’Agenzia del Demanio per la celerità dell’incontro e della risposta ed il Provveditorato interregionale per la scelta di fare sistema tra enti dello Stato, unica via per insieme alle istituzioni bergamasche per poter agire con efficacia ed efficienza, dopo anni di fermo, per restituire questo patrimonio monumentale ai cittadini. Continueremo ad adoperarci, in stretto raccordo con gli Enti competenti, per superare tutte le problematiche segnalate e portare a termine questo progetto”.

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