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Venerdì pomeriggio

Bergamo, in 300 davanti a Palafrizzoni per Mimmo Lucano fotogallery

Il presidio a Bergamo per l'ex sindaco di Riace, condannato in primo grado 13 anni e 2 mesi di carcere

Bergamo. "Condannato per crimini a favore dell'umanità". O ancora: "La solidarietà non è un reato". E: "Siamo tutti Mimmo Lucano". Questo si legge sui cartelli e gli striscioni comparsi venerdì pomeriggio, 1 ottobre, davanti alla sede di Palazzo Frizzoni, dove intorno alle 17,30 tra le 25o e le 300 persone (stimano le autorità) si sono date appuntamento in sostegno all'ex sindaco di Riace, condannato in primo grado 13 anni e 2 mesi di carcere.

La pena ha fatto scalpore, perché quasi doppia rispetto a quella richiesta dalla Procura di Locri (7 anni e 11 mesi). "Mai come oggi, di fronte alla pesante condanna inflitta in 1º grado a Mimmo Lucano, spropositata anche rispetto ai capi d’accusa, vale ricordare che i gradi di giudizio sono tre - ha twittato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori - . Tempo al tempo, quindi. E nel frattempo solidarietà a Mimmo, che ha sempre agito per fare del bene".

"È una sentenza che fa specie - dice don Roberto Trussardi, direttore Caritas Diocesana Bergamo -. Non ho letto le carte, sicuramente ci sono degli elementi che mi sfuggono. Dico solo: dove è lo Stato nell'accoglienza degli ultimi? Lucano, come noi, ha provato a dare delle risposte. Sbagliando, forse. Ma chi ci prova ha tutto il mio rispetto".

Il Coordinamento Provinciale Enti locali per la Pace e la Rete della Pace di Bergamo ha invece diffuso un comunicato: "Mimmo Lucano ha realizzato a Riace un progetto di accoglienza che ha rivitalizzato il paese spopolato, ha generato economia, ha offerto prospettive per giovani provenienti da ogni parte del mondo, dando loro un futuro grazie a istruzione, lavoro, casa. Le pesanti accuse nei suoi confronti riguardano le modalità di azione, non prefigurano un arricchimento personale, ma un 'vantaggio politico'. In effetti, Lucano ha svolto tre mandati come sindaco di un paese di circa 2.000 abitanti, con un consenso crescente. Questo sarebbe il 'vantaggio politico'. La sentenza di primo grado che lo ha condannato ha suscitato profondo sconcerto. Pare anomalo che il Giudice abbia quasi raddoppiato la richiesta di condanna, pronunciando la sentenza tre giorni prima delle elezioni in Calabria, per le quali Lucano è candidato, e sconcerta l'entità della pena, superiore a quella che si commina ad un omicida. Esprimiamo solidarietà per Mimmo - conclude la nota - in attesa di leggere le motivazioni della sentenza, nella fiduciosa speranza di una sentenza di assoluzione in Appello".

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