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Verso il voto

Torre Pallavicina: nuovo braccio di ferro tra i candidati Marchetti e Paloschi

Il sindaco uscente tenta il suo terzo mandato, mentre l'esponente della Lega, sostenuta da "Bene Comune", ci riprova dopo la sconfitta del 2016

Si fronteggiano di nuovo Antonio Marchetti, attuale sindaco di Torre Pallavicina, candidato di “Obiettivo comune” e Roberta Paloschi di “Torre Pallavicina Bene Comune”.

Il primo, 57enne professore di arte, è già primo cittadino da dieci anni e tenta il terzo mandato. La seconda è revisore dei conti, ha 63 anni, iscritta alla Lega da molto tempo ed ha una lunga carriera politica alle spalle.

Nel programma di Paloschi ci sono novità importanti per il territorio come l’istituzione di un asilo nido, la realizzazione della piazzola ecologica e la riqualificazione del bocciodromo. Marchetti punta “su cose concrete e soprattutto fattibili. Il nostro paese è molto vasto, composto da tre frazioni che distano almeno due chilometri l’una dall’altra, non c’è un vero centro ed è difficile da amministrare proprio per la sua conformazione. Possiamo sicuramente intervenire sulle scuole: negli anni passati abbiamo accorpato due plessi e ora prevediamo la sistemazione del tetto, il rifacimento del giardino e la tinteggiatura esterna”.

A Torre Pallavicina è persino difficile far arrivare la fibra ottica per potenziare internet. “Ci sto provando da tempo – dichiara il sindaco -, ma il nostro territorio non è appetibile per chi fornisce questo servizio. Sto cercando di coinvolgere il caseificio e le altre importanti aziende del paese: se il contratto lo fanno loro magari i fornitori hanno convenienza e, in un secondo momento, la rete potrebbe essere estesa anche ai privati cittadini”.

 

obiettivo comune torre pallavicina
La lista Obiettivo Comune

 

 

Paloschi pone una grande attenzione su questo aspetto: “Dobbiamo assolutamente potenziare la connessione. Il nostro medico di base lo ha chiesto come requisito essenziale per tornare ad aprire l’ambulatorio”. Sulla questione Marchetti precisa: “Il medico che abbiamo è un sostituto. Dopo la pandemia c’è una carenza di queste figure in tutta la provincia, soprattutto nella Bassa, e il nostro dottore deve seguire un numero molto elevato di pazienti residenti in più comuni. A Torre Pallavicina visita a domicilio e le ricette o le impegnative le manda via mail o tramite messaggio. Purtroppo non riesce a seguirci come dovrebbe perché è oberato di lavoro. Ma meglio così che non averlo, come peraltro succede in altre realtà poco distanti dalla nostra, costrette a rivolgersi a Treviglio”.

Se sarà eletto Marchetti vuole continuare a puntare sulla cultura: “Abbiamo fatto tantissimo in questi anni, siamo stati capaci di valorizzare le bellezze del nostro territorio tanto che, prima del Covid, in un anno abbiamo registrato più di 800 visitatori stranieri. Il Parco dell’Oglio è una grande attrattiva, così come i palazzi storici che abbiamo la fortuna di ospitare e dove abbiamo organizzato mostre, eventi, spettacoli teatrali”.

Paloschi critica la passata Amministrazione “per immobilismo. Hanno fatto solo l’ordinario, io personalmente mi sento presa in giro. Basta dire che hanno asfaltato le strade poco tempo fa, in vista delle prossime elezioni, utilizzando 100mila euro che sono arrivati dalla Regione”. Più che immobilismo, per Marchetti l’azione del Comune si scontra con la realtà dei fatti: “Siamo un paese con pochi abitanti, sviluppato su 11 chilometri quadrati. Non c’è un bar, non ci sono negozi, ha chiuso anche la banca. Io spero e prego perché qualcuno di coraggioso apra qualche attività in paese, ma capisco che non c’è convenienza e non servirebbero nemmeno incentivi da parte del Comune, il tessuto sociale si è molto modificato in questi anni. Non possiamo avere nemmeno un agente di Polizia locale, se non con un servizio convenzionato con Cividate, che ci consente la presenza di un agente sul posto per sei ore alla settimana. Sicuramente se continuerò a fare il sindaco mi batterò per fargli fare qualche ora in più”.

 

torre pallavicina bene comune
La lista Torre Pallavicina Bene Comune

 

 

Negli ultimi anni la situazione a livello di sicurezza è peggiorata e lo confermano entrambi i candidati. “Lo spaccio dilaga, se si va sulla strada bassa a Santa Maria c’è da aver paura. Cosa servono le telecamere se non c’è nessuno che le guarda?”. “Lo spaccio c’è, come in tutti i paesi e qui, essendoci tanti campi, è parecchio presente. Abbiamo installato 14 telecamere ma non le posso mettere nelle zone isolate, in mezzo alle coltivazioni”, ribatte Marchetti.

Roberta Paloschi vuole tornare ad aprire gli uffici comunali: “Ora si può accedere solo su appuntamento”. Vorrebbe poi ristrutturare il bocciodromo “che ora cade a pezzi”, trovare una struttura dove collocare il centro anziani e, se l’ambulatorio medico riaprirà “istituire un servizio infermieristico“.

Per il sociale Marchetti punta su due candidate della sua lista: “Una si occupa di casi disagiati, l’altra di bambini. Ci appoggeremo alla loro esperienza per cercare di dare risposte ai cittadini. Il nostro è un paese dove ci sono tanti anziani, quindi presteremo la massima attenzione anche a loro, come del resto abbiamo sempre fatto. Ricordo che devolviamo al servizio di trasporto sociale il dieci per cento dei nostri compensi di amministratori. Mi piacerebbe anche aprire uno sportello psicologico, il Covid ha influito negativamente sulla serenità di tante persone”.

Lo slogan di Paloschi: “Mi vedo un po’ come quella che prende la sua borsa piena di idee e va a cercare fondi per realizzarle, soprattutto alla luce delle possibilità offerte dal Pnrr”. Quello di Marchetti: “Onestà, competenza, coerenza e mancanza di conflitti di interessi. Lavoriamo per la comunità”.

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