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La gioia dopo il dolore

Champions a Bergamo dopo il Covid: tifosi emozionati e vittoria per chi non c’è più video

La prima in casa contro lo Young Boys vale molto più di una partita e i 3 punti sono la ciliegina su una torta che dopo quanto vissuto in questi mesi sembra ancora più dolce

Bergamo. Qualcuno a causa del Covid ha perso un parente o un amico. C’è anche chi non trova più a fianco il compagno di tribuna con il quale incitava l’Atalanta.

La prima di Champions a Bergamo contro lo Young Boys vale molto più di una partita per i tifosi nerazzurri, come hanno raccontato nelle nostre interviste.

Va bene la gioia di rivedere dal vivo Zapata e compagni, ma chi mercoledì sera ha varcato i cancelli del Gewiss Stadium aveva dipinto sul volto un’emozione più profonda e nel cuore la sofferenza di tanti mesi difficili per motivi più nobili di quelli legati al “dio” pallone.

La gara contro gli svizzeri va oltre l’evento sportivo in sé e rappresenta un altro tassello verso quel ritorno alla normalità tanto atteso, a Bergamo più che in altre zone d’Italia.

Qui, dove la pandemia ha colpito più forte di qualsiasi attaccante avversario, qui dove durante i mesi caldi del lockdown le immagini delle partite della Dea in tv facevano da contorno a quelle dei camion dell’Esercito che portavano via le bare dei tanti cari defunti.

Tra chi non c’è più, anche molti sostenitori di una squadra, quella del Gasp, che in questi anni ha conquistato tutti. Anche per questo i cori dagli spalti, pur con una capienza ancora ridotta e qualche posto vuoto per il caro biglietti, rimbombano più che mai e arrivano fino in cielo.

In una serata come questa, il mitico inno della Champions che risuona in uno stadio abituato fino a pochi anni fa a gioire per una salvezza all’ultima giornata, regala brividi indescrivibili.

E il risultato finale? Quello verrebbe da dire che conta poco in una cornice come questa, ma quando c’è di mezzo la Dea non può essere così. Il tocco ravvicinato di Pessina sull’invito dell’incontenibile Zapata è la ciliegina su una torta che dopo quanto vissuto sembra ancora più dolce. Una vittoria che vale un primato nel girone da dedicare a quell’amico scomparso con il quale si cantava insieme forza Atalanta.

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