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Ponte san pietro

Macoli per la continuità: “Un centro socio-sanitario per l’Isola all’ex poliambulatorio” fotogallery

L'attuale vicesindaco è il candidato scelto dal centrodestra: "Per l’eventuale prossimo mandato indichiamo come opera prioritaria la riqualificazione dell’incrocio 'Zecchetti' sulla ex strada statale Briantea"

Ponte San Pietro. L’alternanza l’avevano già decisa a tavolino cinque anni fa, quando il centrodestra unito vinse le elezioni e Marzio Zirafa si mise al collo la fascia tricolore: in quella sede, stabilirono che per la tornata elettorale 2021 il ruolo di protagonista sarebbe toccato a Matteo Macoli, che per cinque anni ha fatto da vice al primo cittadino.

E così è stato: Macoli, che guida la lista che porta il suo nome, è la scelta di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Civici Popolari per Ponte San Pietro.

Macoli, dall’esperienza da vice sindaco a quella, possibile, da primo cittadino: si sente pronto per questo passaggio? Come si sta preparando?

Innanzitutto ringrazio il sindaco Marzio Zirafa per la stima, la fiducia e la sincera amicizia e tutta la squadra per avermi chiesto di assumere il ruolo di candidato sindaco per il prossimo mandato 2021-2026: credo fortemente che la politica sia davvero “la forma più alta di carità” e ne sono particolarmente convinto soprattutto a livello locale dove, come abbiamo sempre sostenuto, “conta la persona” più di tutto. Pongo quindi al servizio della comunità, nella quale sono nato e cresciuto, le mie competenze, la mia esperienza e la mia passione per il bene comune. Come ci si prepara? Da una parte con il contatto costante con la cittadinanza che si è consolidato ormai da anni e di certo non solo nei 30 giorni della campagna elettorale. E dall’altra parte con lo studio, lo studio e ancora lo studio: è un ruolo delicato e complesso e non ci si può improvvisare, diviene pertanto fondamentale l’approfondimento di tutti i dossier per evitare di illudere con promesse irrealizzabili o di andare fuori strada con soluzioni inefficaci.

Se i cittadini di Ponte San Pietro confermassero la fiducia al vostro schieramento, da quale squadra si troveranno amministrati?

Si tratta di una bella squadra con indiscusse qualità umane e professionali che vede al mio fianco l’attuale sindaco, alcuni assessori e consiglieri uscenti, oltre a nuove leve in rappresentanza delle diverse componenti sociali e territoriali di Ponte San Pietro e dei suoi quartieri e frazioni: anche politicamente la composizione è eterogenea poiché sono rappresentati membri dell’Amministrazione in carica, persone che hanno svolto attività amministrativa in passato o che hanno partecipato a precedenti esperienze elettorali all’interno di liste civiche, oltre a cittadini che hanno deciso di scendere in campo per la prima volta. La nostra squadra si propone di rappresentare l’intera comunità senza distinzioni di parte, desidera continuare il lavoro che è stato avviato ed è determinata nel migliorare laddove vi siano state carenze con l’aiuto e il supporto della cittadinanza.

Ponte San Pietro è un territorio ampio e con tante esigenze: se dovesse sceglierne solo una, quale sarebbe la priorità del suo programma elettorale?

Giustamente, come fatto rilevare, vi sono tante esigenze alle quali il nostro programma va incontro: viabilità, mobilità, sicurezza, legalità, grandi opere, ambiente, ecologia, scuola, sport, giovani, cultura, tempo libero, commercio, servizi alla persona e sovracomunali. Così come alla vigilia dell’attuale mandato avevamo indicato come opera prioritaria la realizzazione di quel palazzetto dello sport atteso da decenni e ora finalmente costruito, alla vigilia dell’eventuale prossimo mandato indichiamo come opera prioritaria la riqualificazione dell’incrocio “Zecchetti” sulla ex strada statale Briantea, il principale snodo viabilistico all’ingresso/uscita di Ponte San Pietro con evidenti problematiche che si trascinano anche in questo caso da decenni: è una questione complicata che coinvolge anche la Provincia e le Ferrovie per le rispettive competenze territoriali, tuttavia abbiamo già tra le mani un primo studio di fattibilità e contiamo nell’arco del nostro mandato di concretizzarlo per realizzare nuovi svincoli, ridurre l’inquinamento e le lunghe code, restituendo un volto nuovo a questa zona strategica della nostra città.

L’ultimo anno e mezzo ha messo in mostra ancora di più l’importanza delle politiche sociali: da questo punto di vista, e in particolare in riferimento agli aspetti sanitari, cosa prevede il vostro programma?

I servizi alla persona, a 360°, sono stati centrali nell’azione amministrativa intrapresa negli ultimi anni con cospicui stanziamenti di bilancio e l’obiettivo è quello di mantenere, e laddove possibile migliorare, gli elevati standard di qualità dei nostri servizi di assistenza in caso di bisogno e fragilità in rete tra Uffici Comunali, Azienda Isola, ATS, Casa di Riposo e il prezioso mondo del volontariato. Guardiamo ai fatti concreti e ai numeri, non ai proclami di chi conosce poco la realtà: solo nell’ultimo biennio sono stati erogati 100.000 euro per buoni spesa e attività di contrasto all’emergenza alimentare (anche in collaborazione con San Vincenzo, Caritas e Banco Alimentare), 150.000 euro per contributi volti al contrasto dell’emergenza abitativa e 50.000 euro per contributi di solidarietà agli assegnatari di alloggi pubblici in comprovate difficoltà economiche. Tra il 2016 e il 2021 sono stati raddoppiati gli stanziamenti per gli inserimenti lavorativi per le persone in situazioni di invalidità (da 10.000 a 20.000 euro annui), per i contributi a supporto degli affidi familiari di minori (da 15.000 a 30.000 euro annui), per l’integrazione delle rette nelle case di riposo nei casi di comprovata necessità economica (da 15.000 a 30.000 euro annui), per l’assistenza domiciliare dei nostri anziani (da 20.000 a 40.000 euro annui), per l’assistenza scolastica dei nostri ragazzi disabili (da 220.000 a 540.000 euro annui). Sono stati garantiti elevati contributi ai centri ricreativi estivi e alle scuole dell’infanzia, all’interno di un Piano Diritto allo Studio che raggiunge ormai i 700.000 euro annui (+40% nel corso del quinquennio). Gli interventi a favore dei minori inseriti in comunità hanno raggiunto i 100.000 euro annui, mentre i contributi per l’inserimento dei disabili minori e adulti in centri diurni e/o centri socio-educativi sono passati da 75.000 a 110.000 euro annui. Lo stanziamento a favore dell’Azienda Isola per servizi aggregati con i Comuni dell’Isola in ambito socio-assistenziale è passato da 57.000 a 75.000 euro annui. Sono stati erogati preziosi servizi come quello del telesoccorso, del trasporto sociale e dei pasti a domicilio. Nell’ultimo triennio, con una collaborazione tra Comune e Regione, abbiamo introdotto la novità del progetto “Nidi Gratis” per 20 posti gratuiti ai residenti. Nei locali comunali sono stati ospitati importanti servizi sovracomunali come lo Spazio Autismo e il Centro Diurno Minori. La collaborazione tra tutti i 24 Comuni dell’Isola Bergamasca, infine, è stata continua e preziosa: insieme abbiamo approvato un Regolamento sul gioco d’azzardo e abbiamo aperto il primo centro antiviolenza dell’Isola denominato “Ascolta chi parla” e già attivo sul territorio.

Per quanto riguarda l’aspetto sanitario, precisato per correttezza la competenza diretta da parte di altri enti rispetto al Comune, sottolineo che il Consiglio Comunale all’unanimità nell’ultima variante al Piano di Governo del Territorio (PGT) ha ristabilito la destinazione socio-sanitaria per il palazzo di Piazza della Libertà di proprietà dell’Azienda Socio-Sanitaria di Treviglio, ora chiuso, e che fino a 10 anni fa ospitava il poliambulatorio. La forte richiesta e la sollecitazione che giunge da parte di tutta la comunità di Ponte San Pietro all’Asst Bergamo Ovest e agli altri enti sovracomunali è quella di finanziare attraverso i fondi europei, nazionali e regionali nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) la riqualificazione dello stabile al fine di renderlo una “casa della comunità”, vale a dire un centro servizi socio-sanitario per i 120.000 abitanti dell’Isola Bergamasca.

Per la fascia tricolore sfiderà Michele Facheris, candidato delle minoranze attuali, e l’ex sindaco Valerio Baraldi: c’è uno schieramento che teme più dell’altro? Se sì, perchè?

Rispetto tutti coloro i quali desiderano impegnarsi per la cosa pubblica, più che mai in questo particolare momento storico. Ci tengo tuttavia a sottolineare che si sta concludendo una campagna elettorale durante la quale sono stati organizzati attacchi personali inauditi e sono state diffuse falsità assurde: il nostro stile è stato e sempre sarà diverso, è quello della maggioranza silenziosa di Ponte San Pietro che, indipendentemente dal colore politico e dalla legittima diversità di idee, chiede semplicemente responsabilità e preferisce la concretezza. Per ripartire dopo il lungo e difficile periodo della pandemia crediamo che occorrano unità e serietà, non abbiamo bisogno di candidature divisive mosse dall’arroganza o dall’invidia.

Qualora diventasse sindaco, ha un sogno per Ponte San Pietro? Come la vorrebbe al termine dei cinque anni di mandato?  

Tanto è stato fatto dopo anni di immobilismo, ma tanto resta ancora da fare. Il sogno è quindi quello di vedere realizzati i grandi progetti per i quali stiamo lavorando per il futuro di Ponte San Pietro: completare la riqualificazione dell’area Ex Legler con le strutture previste dalla convenzione Comune-Aruba e anche un nuovo auditorium da 500 posti; completare il rifacimento totale e ampliamento dell’illuminazione a led in tutto il paese; riqualificare l’incrocio “Zecchetti” sulla Briantea; tutelare e vivere il nostro grande polmone verde dell’Isolotto con l’apertura della nuova passerella ciclopedonale e il proseguimento verso Curno e Treviolo, la sistemazione dei percorsi esistenti e la riqualificazione dell’ingresso; il completamento dei cantieri di messa in sicurezza del ponte stradale della Briantea sul fiume Brembo in collaborazione con la Provincia; l’avvio dei cantieri della “casa della comunità” socio-sanitaria in Piazza della Libertà e del raddoppio ferroviario Ponte-Bergamo; la pedonalizzazione di Piazza della Libertà, liberata dalle auto nella parte tra il Municipio e le colonne, dopo aver realizzato i due nuovi parcheggi in zona “Giurati” e “Fanfani” e la relativa pista ciclopedonale diretta tra il Centro e Briolo. Concludo infine con un auspicio: è quello che, dopo questi mesi dolorosi che ci stiamo lasciando alle spalle, possiamo tornare ad impegnarci un po’ di più per il prossimo, nelle associazioni che necessitano di ricambio generazionale, nel terzo settore, in tutti quegli ambiti reali e non virtuali che rendono più viva e forte una comunità indipendentemente dall’Amministrazione pro-tempore che la guida.

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