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Il big match del meazza

Atalanta: non luci a San Siro, ma fuochi d’artifico

Uno show vero e proprio, in stile Premier League. La domanda sorge spontanea: beffa o va bene così?

Milano. Che partita! Che ritmi! A San Siro va in scena uno show vero e proprio stile Premier League. La domanda che sorge spontanea è: beffa o va bene così? Forse entrambi, perché se l’Inter avesse trasformato il rigore la gara sarebbe stata persa, se il gol di Piccoli fosse stato buono sarebbe stata vinta. Rimane sicuramente la grande prestazione, giocata a ritmi elevati senza mezzo respiro tra un’azione e l’altra.

L’Atalanta parte come peggio non potrebbe, mancano molte misure soprattutto nelle marcature. Lautaro porta avanti i padroni di casa e sembra essere un tardo pomeriggio di alta sofferenza. Invece la Dea inizia a macinare, grazie alla crescita costante del trio offensivo e alla presenza sempre costante della corsia destra targata Zappacosta-Toloi. La crescita viene concretizzata, gli orobici ribaltano il risultato. Nella ripresa Gasp rivoluziona l’attacco, l’Inter inizia a fare paura, Musso para il parabile ma non può nulla su Dzeko che firma il 2-2. Il finale è thrilling: Dimarco spara sulla traversa il rigore della vittoria, poco dopo Piccoli fa esplodere tutti ma è l’intervento del Var a spegnere ogni entusiasmo.

Decisione giusta da regolamento che chiude un match rocambolesco. La squadra di Gasperiji ha dimostrato di esserci alla primo banco di prova coveramente campioni d’Italia. Ora serve dare continuità a condizione e punti. Martedì torna la Champions!

Top e flop

Quando Pessina e soprattuto Malinovskyi sono in forma c’è veramente da divertirsi. Soprattutto il colonnello a San Siro è decisivo con un gol stupendo e il tiro potente non trattenuto da Handanovic che permette a Toloi di appoggiare in rete.Tra i migliori troviamo ancora l’estremo difensore. L’Atalanta si è contesa proprio con l’Inter Musso mettendo sul piatto fior fior di milioni. Si è capito perché l’Atalanta ha buttato così tanti soldi sul portiere e si è capito perché l’Inter voleva assicurarsi un nuovo portiere, vista la poca continuità nell’ultimo periodo di Handanovic.
Qualcuno parla di cambi sbagliati da parte del Gasp. A mio parere non parlerei di cambi sbagliati. Piccoli alla fine quasi la risolve e Ilicic è stato propositivo, gli uomini son quelli più o meno. L’unico che poteva essere inserito era Koopmeiners e non Pasalic. Pertanto più che di sostituzioni errate è meglio parlare di un triplo cambio affrettato: sarebbe stato meglio aver dilazionato nel tempo il trittico Ilicic-Piccoli-Djimsiti, troppo presto levare tutti in un colpo i tre davanti che fino ad allora avevano reso bene. C’è anche da dire che in settimana ci aspettano altri due match importanti e va dunque monitorata la condizione a 360 gradi. Quel che è poco ma sicuro, lo ha ammesso anche da Gasperini, la squadra ha sofferto i cambi dell’Inter.
Infine ancora un pensiero per Maehle: ultimamente il danese fa rima con male. C’è anche un’assonanza tra le due parole. Si spera sia solamente un periodo di smarrimento che presto finirà.

Le pagelle

Musso 7,5
Toloi 7,5
Demiral 5,5
Palomino 7 (Maehle 5,5)
Zappacosta 7 (Pasalic 6)
Freuler 6,5
De Roon 5,5
Gosens 6
Pessina 7 (Djimsiti 6,5)
Malinovskyi 8,5 (Ilicic 6,5)
Zapata 6,5 (Piccoli 6,5)
All.: Gasperini 6

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