• Abbonati
Il personaggio

Miss Divina festeggia 30 anni di palcoscenico e lancia una nuova canzone video

Da Borgo Santa Caterina a Grassobbio, la Carrà e Moira Orfei, l'inseparabile caschetto biondo, le immancabili pailletes e i gioielli vistosi che farebbero impallidire la regina Elisabetta: l'icona Miss Divina taglia il traguardo di 30 anni di carriera, pronta a nuove sfide

Bergamo. Scegliersi un nome d’arte non deve essere facile. Soprattutto se quello scelto corrisponde a Miss Divina.

Non una cosa da poco. Miss per essere sempre catalogate in un’anagrafe intramontabile. Divina come la Carrà nazionale, come la Garbo, come le stelle del cinema.

Miss Divina taglia il traguardo dei trent’anni di attività, ma la sua vera impresa è un palcoscenico che ha calcato sin da piccola. Da quando immaginava la zia che gestiva il negozio di alimentari in paese pettinata come la signora raffigurata sui dadi Star fino alla suora che la assecondava nel danzare sulle note festose della Carrà sparate da un mangianastri azzurro.

Oggi Miss Divina soffia su una torta con trenta candeline. Quelle del suo locale che ha origini in via Borgo Santa Caterina ed ora è un punto fermo per il divertimento a Grassobbio.

Lei, senza età, si presenta in redazione scendendo da una super car, una Mercedes scura come si conviene alle dive. Ma come una Tamara de Lempicka è alla guida. “Perché la vita va guidata sulle strade delle tue scelte” ammette con quel suo sorriso iconico che potrebbe sfidare quello della Gioconda. Lo stesso che sfoggia quando la fermano ai posti di blocco e trova gli agenti che la salutano e la lasciano andare. Perché, in fondo, è inarrestabile.

Ammette che quel sorriso è un marchio di fabbrica, un dovere: “Per me che sono la regina della notte è fondamentale sorridere e fa sorridere, divertire, dare un momento di spensieratezza”.

Il personaggio che interpreta le calza a pennello. Un personaggio che si è costruita giorno dopo giorno, confrontandosi con Raffaella Carrà e Moira Orfei. Il caschetto biondo della Divina è infatti un unico nel suo genere, con una leggera cofana più alta. “Comprato a Legnano” confida. Per il resto tutto è come sempre: scintillante. Dai gioielli più luccicanti di un lampadario a teatro, alle mise con pailletes, piume, ricami fino alle calzature col tacco da signora ma pur sempre argentate o dorate. In tinta con la borsetta. A volte inforca gli occhiali, leggeri e dorati, come quelli che la Loren si impegna a mettere alle conferenze stampa a Cannes. Dove finisca Fulvio e dove inizi Miss Divina è impossibile decifrarlo: o semplicemente inutile. Se il personaggio è fedele a se stesso è comunque merito di una coerenza da vera artista: salutista fino al midollo. Jane Fonda applaudirebbe: Miss Divina è astemia, non fuma, fa regolarmente ginnastica, mangia sanissimo e sta lontana dai dolci. Proprio come Hollywood insegna alle vere dive o divine che dir si voglia.

Se il personaggio è lustrini in superficie, sotto batte un cuore innamorato per il marito Lorenzo. Insieme sono una coppia inossidabile di idee, parole e imprese. L’ultima quattro anni fa: lasciare via Borgo Santa Caterina per aprire un locale, più adatto ai tempi, a Grassobbio. Non pensate però che Miss Divina abbia tradito la città, vive stabilmente a Bergamo tranne quando si riposa nel suo buen retiro: una tenuta in Val Cavallina, dove coccola i suoi adorabili cagnolini.

Ma è la notte che splende Miss Divina. Ed è alla notte che dedica la sua ultima canzone, una sigla perfetta per questo traguardo dei 30 anni di attività. Cin un messaggio chiaro: “Di notte ci si può divertire senza buttarsi via”.

Impeccabile, truccata e perfetta si presenta dopo nove mesi di lockdown che sembrano lasciati in fondo al suo armadio come un vecchio paio di scarpe. “C’è stata tanta solitudine, ma abbiamo scritto a tutti. Ora finalmente siamo ripartiti e speriamo di non chiudere più”. Pensa agli amici e ai clienti che se ne sono andati per il Covid e lancia un appello a vaccinarsi: “Credete e affidatevi alla scienza”. Come una vera star dona si esibisce per beneficenza, per raccogliere fondi da destinare ai giovani sportivi con disabilità. Inoltre è facile trovarla nelle case di riposo dove, con i sui spettacoli, porta allegria agli anziani. “Ci sono dei nonnini con la flebo che non vogliono andare a letto fino a quando non hanno visto finire il mio spettacolo” afferma con un sorriso smagliante. E confessa che non vede l’ora di tornare a fare spettacoli nelle Rsa.

Non osa immaginarsi come sarà fra trent’anni e ammette che non ha mai pensato di lasciare Bergamo per Milano o Roma, città pronte ad accogliere un suo locale. “Io amo Bergamo e dico a tutti di venire a scoprire le bellezze della nostra terra”. Un’ambasciatrice del territorio orobico che si lancia anche oltre.

Da icona è pronta a fare da testimonial per Bergamo e Brescia capitali della cultura nel 2023. Infine augura: “tanta fortuna e salute”, come un biglietto della Lotteria Italia e non manca di ringraziare l’inseparabile e amato Lorenzo, il suo staff e tutti i suoi collaboratori. In fondo è proprio una diva, anzi una Divina: lunga vita a Miss Divina!

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI