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La decisione

Green pass per i parlamentari, sì della Camera: ora tocca al Senato

La misura sarà valida dal 15 ottobre: per chi non si adeguerà sono previste sanzioni, dalla sospensione allo stop della diaria

Green pass obbligatorio per entrare alla Camera e frequentare tutti gli spazi di Montecitorio: entrerà in vigore il prossimo 15 ottobre e riguarderà anche il personale e i lavoratori esterni, oltre ovviamente i deputati.

Così l’Ufficio di presidenza di Montecitorio, che lo ha approvato all’unanimità, ha voluto allineare l’aula al decreto valido per tutti i luoghi di lavoro: allo stesso modo i parlamentari contrari al Green pass andranno incontro a delle sanzioni, partendo dalla sospensione (da due a quindici giorni) e lo stop alla diaria, pari a 206 euro al giorno.

Il via libera era arrivato poco prima dalla conferenza dei capigruppo alla Camera.

La palla ora passa al Senato, che discuterà della misura il prossimo 5 ottobre: “Mi auguro che al più presto si faccia la stessa scelta” ha già auspicato la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.

Nonostante l’approvazione della Camera, rimangono dei deputati contrari alla misura: da capire come reagiranno alla prova dei fatti, ad esempio, Claudio Borghi (Lega), che già nei giorni scorsi annunciava ricorsi, Sara Cunial (Misto), che mercoledì in aula ha creato scalpore accostando chi non vuole vaccinarsi alle vittime della Shoah, o l’ex Movimento 5 Stelle Gianluigi Paragone, che ha ribadito la sua contrarietà a mostrare un qualsiasi documento “per entrare in un luogo istituzionale che non può prevedere alcuna limitazione”.

Diametralmente opposta la posizione di Matteo Renzi, per il quale le sanzioni dovrebbero essere ancora più severe rispetto allo stop della diaria.

La polemica non si arresta, invece, sul comportamento della Lega, con solo 69 deputati su 132 presenti al voto sul Green pass bis. Fatto per il quale non si è allarmato il leader del Carroccio Matteo Salvini: “Ognuno è libero di agire secondo coscienza, i parlamentari sono liberi di esserci o no”.

 

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