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Osservatorio confindustria

Bergamo, le aziende chiedono sempre più lavoratori, sia tecnici che non specializzati

Il direttore di Confindustria Bergamo, Paolo Piantoni: "L’analisi relativa al secondo trimestre del 2021 conferma la difficile reperibilità di personale tecnico, ma anche di figure non specializzate, che rischia di limitare lo slancio della ripresa post-pandemia"

La domanda di lavoro nella provincia di Bergamo fa un nuovo balzo in avanti. La conferma viene dagli ultimi dati relativi al II trimestre 2021 evidenziati dall’Osservatorio Confindustria Bergamo-Agenzie per il Lavoro, relativi quindi al lavoro in somministrazione.

Le richieste delle aziende sono infatti cresciute del 50% rispetto allo stesso trimestre del 2020. È vero che il confronto avviene con i mesi di pieno lockdown a causa della pandemia, ma la progressione è comunque molto significativa. Tutti i gruppi professionali sostengono l’incremento della domanda: in particolare la richiesta di personale non qualificato cresce del 112% e quella di operai specializzati del 92%. Rispetto al primo trimestre 2021 c’è invece un aumento medio delle richieste pari al 35%, che conferma e rinforza il positivo trend di quest’anno.

Nella graduatoria delle figure più ricercate dalle imprese si confermano ai primi posti i profili tipici del secondario, in primo luogo i conduttori di impianti delle varie tipologie, dagli operatori di robot industriali agli addetti alle macchine di assemblaggio, ma anche personale non qualificato impiegato nella manifattura.

Nel dettaglio, i conduttori di impianti coprono il 33,1% delle richieste, si aggiunge il 22,4% di richieste di personale non qualificato, il 13,8% di operai specializzati, il 13,7% di addetti commerciali, l’11,4% di tecnici e il 5,5% di impiegati esecutivi.

tabella richeista lavoro

Alla crescita della domanda si accompagna anche la difficoltà nel reperire molti profili, soprattutto se caratterizzati da competenze tecniche. Rispetto ai trimestri precedenti le criticità si amplificano e abbracciano maggiori categorie: scarseggiano diverse figure di operai specializzati, in particolare montatori, manutentori, installatori di attrezzature elettroniche, fonditori e saldatori, addetti specializzati nei servizi di pulizia. Criticità in questo senso vengono anche segnalate per i tecnici informatici e i tecnici della produzione e, in misura lievemente minore, per i tecnici in campo ingegneristico e della distribuzione commerciale. Fra i conduttori di impianti, viene evidenziata la difficile reperibilità degli addetti ai macchinari della lavorazione della gomma. Problemi simili, nell’ambito degli impiegati esecutivi, si pongono infine anche per la ricerca di addetti alla logistica e di impiegati contabili.

L’Osservatorio – sottolinea Paolo Piantoni, direttore generale di Confindustria Bergamo – contribuisce a migliorare la lettura del mercato del lavoro bergamasco. L’analisi relativa al secondo trimestre del 2021 conferma anche nell’ambito della somministrazione il divario fra la domanda e l’offerta che sta sempre più caratterizzando la nostra provincia e, in particolare, la difficile reperibilità di personale tecnico, ma anche di figure non specializzate, che rischia di limitare lo slancio della ripresa post-pandemia nelle aziende manifatturiere. E’ un tema di grande evidenza che ci vede fortemente impegnati con progetti e proposte a supporto delle imprese e del territorio”.

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