Nel 2014 torturò e uccise con un forcone Gina, il jack russel della fidanzata (leggi). Poi lo rinchiuse in un sacco di plastica e gli diede fuoco. Ora G. O., 33 anni, bergamasco, è stato condannato a sei mesi di reclusione con la sentenza del Tribunale di Rimini.
La cagnolina era morta tra terrore e atroci sofferenze nell’agosto di 7 anni fa durante un concorso ippico in corso a San Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini.
Il fatto era salito sotto i riflettori della cronaca per la sua brutalità e premeditazione.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, dopo un alterco con il neo fidanzato durante il concorso, l’allora proprietaria di Gina, era andata a dormire nel van, che oltre al trasporto cavalli è anche adibito durante le trasferte in gara ad alloggio per la notte di cavalieri e personale di scuderia. La mattina presto del giorno successivo l’uomo rientrava nel van e, solo allora, la ragazza si accorgeva che il compagno era stato fuori tutta la notte, mentre del suo cane non vi erano più tracce. “Cercatelo da sola” fu la frase che allarmò immediatamente la ragazza. Dopo diverse ricerche, e con l’aiuto degli organizzatori del concorso, veniva ritrovato, appena fuori dalle strutture del centro, il corpo martoriato e in parte ustionato della cagnolina, rinchiuso in una busta di plastica. I gemiti di sofferenza di Gina proseguiranno poi fino alle cinque della mattina successiva, quando esalerà gli ultimi respiri.
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