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Chi era

Matteo, giovane alpinista di Sorisole, morto sui monti in Svizzera: lunedì il suo 25° compleanno

Ingegnere e istruttore del Cai, era partito sabato con un 48enne di Villa di Serio verso il Pizzo Badile. La famiglia attendeva il suo rientro per festeggiare. Il ricordo di un amico: "Ragazzo d'oro, stento a crederci"

Sorisole. Una fotografia lo ritrae sorridente. A suo agio sulle vette innevate, mentre si lascia alle spalle un panorama da cartolina. L’immagine del profilo Facebook di Matteo Cornago racconta l’enorme passione che questo ragazzo aveva per la montagna. Il suo habitat naturale. La sua seconda casa, tanto da essere istruttore alla scuola di alpinismo del Cai.

Proprio lunedì 13 settembre, avrebbe compiuto 25 anni. Ha invece trovato la morte sul Pizzo Badile, al confine tra l’Italia e la Svizzera, mentre era in compagnia di Giovanni Allevi, veterinario 48enne di Villa di Serio e papà di due bimbi di 10 e 12 anni. Anche lui, alpinista esperto.

Le famiglie avevano presentato denuncia di scomparsa lunedì mattina al comando provinciale dei Carabinieri di Bergamo, in via delle Valli. Matteo e Giovanni erano partiti sabato dal rifugio Sasc Furà, in Svizzera, per raggiungere la parete nord-est del Pizzo Badile, in direzione della via Cassin. Dovevano restare fuori una sola notte. La meta era il rifugio Gianetti, in Valmasino, ma lì non sono mai arrivati. Martedì mattina la task force impegnata nelle ricerche ha trovato prima gli zaini, poi i loro corpi senza vita nelle vicinanze di un crepaccio, ai piedi di una parete. Una caduta di 350 metri, forse dovuta a un distaccamento di rocce che li ha colpiti e fatti precipitare.

“Matteo era un ragazzo d’oro”, racconta un amico d’infanzia che scosso dall’accaduto preferisce restare anonimo. Studiava Ingegneria a Dalmine e viveva con papà Edoardo e mamma Simona a Petosino, frazione di Sorisole. Era molto legato al fratello gemello – Davide, a cui aveva recentemente fatto da testimone di nozze – e alle due sorelle minori. “Era tranquillo, buono e sì, amava moltissimo la montagna – aggiunge l’amico -. A quest’ora starebbe festeggiando il suo venticinquesimo compleanno. È difficile credere a quanto successo”.

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