• Abbonati
Le testimonianze

I farmacisti bergamaschi: “Troppe richieste di tamponi, non ce la facciamo”

Nelle farmacie della provincia si fatica a gestire il servizio tra telefonate, prenotazioni e parte burocratica: la domanda è quadruplicata nel giro di poche settimane, c'è chi ne fa anche 60 al giorno

Le richieste di tamponi nelle farmacie sono quadruplicate nelle ultime due settimane. Con l’inizio della scuola e l’apertura delle visite ai parenti in ospedale, sono tante le persone che richiedono questo servizio per poter ottenere una certificazione in caso di mancanza di Green Pass. I farmacisti si trovano così a dover gestire, oltre l’ordinario, anche le telefonate, i tamponi e, soprattutto la parte burocratica, la più impegnativa a livello di tempo.

La richiesta di tamponi è abnorme, almeno quattro volte superiore a quelli che possiamo erogare compatibilmente con l’attività. A meno che non si decida di assumere qualcuno che si dedichi a questo servizio”. A parlare è Michele Visini, titolare dell’omonima farmacia di Almè. Il telefono suona di continuo: “Riceviamo intorno alle 40 telefonate al giorno, ma noi abbiamo deciso di accettare solo 10 richieste. Serve uno spazio dedicato e io non posso tamponare le persone e poi servire i clienti, lo faccio dalle 14 alle 16”.

“Non riusciamo a soddisfare il bisogno e le esigenze continuano ad aumentare – prosegue Visini -. Chi ha stabilito questa normativa non ha tenuto conto della fattibilità pratica“. Per il momento infatti le richieste maggiori arrivano da persone che necessitano del lasciapassare, ma ben presto, con l’inizio delle scuole e l’arrivo della stagione fredda, si intensificheranno anche quelle legate ad esigenze sanitarie.

 

farmacie tamponi
Michele Visini

 

Sandro Marzani è il titolare della farmacia Valle del Canto di Petosino. Sta indossando il camice monouso, i guanti e in mano ha una confezione di tamponi: sono da poco passate le 8.30 del mattino e la sua giornata comincia così. “Ne facciamo anche 60 al giorno, abbiamo assunto un’infermiera che viene saltuariamente ma siamo stati fortunati perché personale dedicato non se ne trova. Se tornassi indietro non ripeterei questa esperienza, non riesco più a fare il mio lavoro come prima”, racconta.

“Non è tanto fare il tampone, per quello ci si mette poco, il grosso del lavoro è inserire i dati all’interno del sistema regionale, che funziona male – spiega -. L’altro giorno è rimasto bloccato quasi mezza giornata e c’era gente che doveva prendere un aereo o doveva andare a lavorare e aveva bisogno della certificazione”.

Le farmaciste di Porta Nuova a Bergamo si dichiarano “molto scocciate.  Ci costringono a far pagare 15 euro gli adulti e 8 euro i bambini e chissà quando vedremo i rimborsi per questa categoria. Per ogni tampone servono circa 25 minuti, compresa la parte burocratica. Quindi la convenienza è poca, tante farmacie hanno deciso di non effettuare questo servizio e quelle che lo fanno sono oberate di richieste. Peraltro mi stupisce tutta questa domanda, considerata l’alta percentuale di vaccinati. Capisco fare una verifica al ritorno dalle vacanze, per essere sicuri prima dell’inizio del lavoro, ma per il resto?”.

 

tamponi farmacie

 

I giorni “caldi” sono il lunedì, il mercoledì, il venerdì e il sabato. Durante la settimana le richieste sono maggiormente legate a motivi lavorativi, mentre nel fine settimana il lasciapassare serve soprattutto per le attività del tempo libero: andare al ristorante, al cinema, a teatro, ai concerti, a ballare.

A Valentina De Pasquale la certificazione serve per poter lavorare, dato che fa l’insegnante: “Per ora non ho avuto grossi problemi perché prenoto il tampone due volte la settimana ma mi è capitato di dover partire il lunedì e la domenica non trovavo una farmacia di turno che facesse questo servizio. Sono dovuta andare fino a Villa di Serio, altrimenti non avrei potuto prendere l’aereo”.

Non le dà conseguenze farlo così di frequente? “Sì, mi cola il naso tutto il giorno. Mio figlio ha 18 anni e gioca a basket, a lui sanguina sempre”. Questi disagi non l’hanno convinta a fare il vaccino? “Al contrario, più cercano di obbligarmi più mi viene il sospetto che ci sia sotto qualcosa di strano”.

farmacie tamponi
Valentina De Pasquale
Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI