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L'angolo del tifoso

A Villarreal gara vibrante e punto meritato: Dea, ora così anche in campionato

Tra due settimane con lo Young Boys (che ha giustiziato Ronaldo & Co) ne serviranno invece 3

L’Atalanta impatta a Vila Real nell’esordio di Champions League. Chi si aspettava una gara vibrante non è rimasto deluso, con entrambe le squadre che avrebbero potuto portare a casa il bottino pieno ma che alla fine se lo sono equamente diviso.

La Dea ha una partenza fulminante e dopo 6 minuti è già avanti grazie a un precisissimo tiro di Freuler che batte sul palo e poi si insacca in rete. Per i primi 25 minuti esiste una sola squadra in campo, con gli uomini di Gasperini che dominano gli avversari in ogni zona del campo.

Capita sul piede sbagliato di Gosens l’occasione del raddoppio, con il tedesco forse un po’ egoista nel voler tirare quando aveva un compagno meglio piazzato.

Man mano che passano i minuti gli spagnoli cominciano a prendere le misure ai nostri e a un certo punto del match la partita cambia inerzia, con i gialli a comandare e pressare pesantemente i nostri.

Ma è su un errore in uscita della difesa nerazzurra che gli spagnoli costruiscono l’azione del pareggio con Tigruoeros che batte Musso da pochi passi. Ed è un bene che manchino solo 5 minuti al riposo, perché la Dea accusa il colpo e Musso deve superarsi su Gerard Moreno evitando il raddoppio avversario.

Al rientro l’Atalanta sembra nuovamente pimpante e costruisce tre buone occasioni con Malinovsky, Gosens e Zapata che di testa scheggia la traversa. Il Villareal riprende però ad attaccare e ancora Moreno grazia Musso solo davanti al nostro portiere.

Quando la gara sembra incanalarsi verso l’ 1 a 1, ecco un altro errore in uscita della difesa atalantina con Freueler che perde palla e consente agli avversari di presentarsi davanti a Musso e batterlo per la seconda volta. Subito dopo la Dea rischia di capitolare per la terza volta ma il solito Moreno non centra la porta su un pericolosissimo colpo di testa.

L’entrata di Ilicic e di Koopmainers sembra ridare verve alla Dea che si riversa in avanti. Ed è proprio su un cross dello sloveno toccato da Miranchuk (subentrato a Pessina) che si avventa Gosens che scaglia il pallone alle spalle di Rullo. Sembrerebbe il momento di spingere e cercare la clamorosa vittoria, anche perché il Villareal resta in dieci per il doppio giallo a Coquelin.

Ma ormai i nerazzurri sembrano stremati, anche se Toloi si inserisce splendidamente nella difesa avversaria mettendo sul fondo di testa uno splendido cross di Koopmeiner. Quando la gara è praticamente finita, ecco che il più talentuoso degli spagnoli, ossia Moreno, rischia di beffare i nerazzurri: grande colpo di testa con Musso che è mostruoso a deviare in angolo.

Credo che il pareggio sia il risultato giusto, ma ancora una volta la Dea paga carissime alcune evidenti disattenzioni difensive. Ed è un peccato, perché la squadra è apparsa volitiva e quadrata, in una gara per nulla facile da affrontare soprattutto sul piano mentale dopo la sconfitta subita tre giorni fa in campionato.

Partita pazzesca per Musso autore di diversi interventi salva risultato, anche se sul 2 a 1 spagnolo l’estremo difensore argentino mi è sembrato leggermente in ritardo. Molto bene anche Palomino e Pessina, mentre De Roon è sembrato leggermente sotto tono, fors’anche perché gli manca il ritmo gara.

Guardando all’andamento complessivo della gara, alla fine il punto conquistato può soddisfare e tra due settimane con lo Young Boys (che ha giustiziato Ronaldo & Co) ne serviranno invece 3 per portarsi in testa alla classifica del girone.

Ma nel frattempo, testa di nuovo al campionato.

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